Regione. Giannini (Lega): “Da Zingaretti patrimoniale mascherata, aumento Irpef per centinaia di migliaia di cittadini”

ROMA – “Zingaretti ha trovato il modo di aumentare le tasse anche quest’anno grazie alle addizionali Irpef, mettendo più a fondo la mano al portafoglio di tanti cittadini laziali, che già pagano l’aliquota più alta d’Italia. Una ‘patrimoniale mascherata’, vera e propria fissa della sinistra, è ciò che ha portato avanti il Governatore, che non perde occasione per affermare di aver abbassato le tasse, ma mente sapendo di mentire”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini.

“Infatti – prosegue – se resta invariata la situazione per i redditi più bassi, fino a 35mila euro, che sostanzialmente non avranno né aumenti né diminuzioni grazie all’aliquota fissata per legge all’1,23 per cento, come lo scorso anno, tutti gli altri cittadini al di sopra di quella quota si vedranno piovere sulla testa una ‘mazzata’ fiscale ancora più alta rispetto all’anno precedente, con aumenti che vanno dai 126 ai 206 euro pro capite a seconda della propria categoria, tranne una manciata di contribuenti laziali, compresi nella fascia di reddito tra 36mila e 40mila euro, che avranno dei benefici al ribasso di circa 20 euro, grazie alla detrazione simbolica legata all’aumento dei costi energetici. Tradotto in numeri, tutte le aliquote, a eccezione della prima fascia, nel Lazio sono state portate al “tetto” del 3,33 per cento, il massimo consentito dalla legge. Ci sono invece amministrazioni regionali che sono intervenute con il bisturi, dosando la revisione delle aliquote in modo da non creare un disavanzo tanto evidente tra i contribuenti, come Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Liguria, Umbria e Marche, ma non è il caso nostro. L’Irpef regionale rimane mezzo punto sopra lo standard nazionale da anni per compensare i disavanzi sanitari, nonostante il Lazio non sia più commissariato, ma ciò non si traduce in migliori servizi alla salute dei cittadini laziali rispetto alle altre regioni, anzi. Il tanto decantato ‘Modello Zingaretti’ non risulta essere altro che – conclude Giannini – un inno ai tagli alla sanità, che va di pari passo con patrimoniali, pressione fiscale e addizionali mascherate”.