A Roma il primo congresso regionale Lazio del Pci

ROMA – Con la relazione introduttiva del segretario Virgilio Seu, sabato 23 giugno, alle ore 10.00 presso la sala di via Galilei, 53, a Roma, si aprirà il Primo Congresso regionale del Partito Comunista Italiano ricostituito due anni fa a Bologna.

“I comunisti in tutto il Paese e qui nel Lazio – si legge in una nota del partito

 

roma. primo congresso regionale lazio pci.

sono impegnati in una dura ma ineludibile battaglia culturale e politica per ricostruire il PCI. Non è una semplice scommessa. E’ un impegno che ci deriva dalla necessità di riconsegnare nelle mani dei lavoratori, con tutte le mutazioni del lavoro e del non lavoro che il capitalismo sta propinando nelle società occidentali, il loro destino e la forza delle proprie scelte. E’ nel nome dei lavoratori, della trasformazione della società, della spinta a costruire una società socialista per giungere alla concretizzazione delle idee comuniste che siamo in campo. Abbiamo la consapevolezza e l’umiltà di sapere che è un compito storico, sociale e politico che scegliamo di abbracciare, ma che non possiamo condurre da soli. Sia nelle forme della lotta contro ogni sfruttamento, sia nelle forme della costruzione di blocchi e alleanze sociali, sia nel confronto e nelle condivisioni di attività politiche e istituzionali con chi è differente da noi. Per questo, i lavori congressuali che ci accingiamo a svolgere hanno insieme il compito di fare il punto della nostra situazione organizzativa, e, soprattutto, hanno l’ambizione di rivolgersi alla parte oppressa della società indicando loro, obiettivi di lotta, ipotesi di soluzioni, sicurezza di una forza politica che diventi sempre più riferimento fidato di chi in questi anni non ha più trovato al proprio fianco un chiaro sostegno”.

“L’orizzonte della lotta – proseguono gli esponenti romani del Pci – l’impegno trasparente a mantenere ferme le grandi opzioni politiche e morali che ci sono storicamente riconosciute, ci permettono di rivolgerci, rappresentando gli ultimi della società, sia a chi voglia cimentarsi per unire le forze del lavoro e del non lavoro, sia a chi voglia condividere impegni politici in un fronte ampio contro il liberismo che ha asservito le istituzioni europee e le forme economico finanziarie che le hanno e le stanno rappresentando. Nel nostro Paese questo intendiamo farlo all’interno del grande solco ideale e concreto della democrazia costituzionale che grazie alla Resistenza ancora innerva la linfa positiva che la Carta costituzionale mantiene all’interno della società italiana, nonostante gli attacchi, e nonostante il governo fascio-leghista in carica. La forma di partecipazione ai lavori congressuali, che vede come protagonisti primi, le decine e decine di compagne e compagni che sono stati delegati dalle decine di sezioni territoriali presenti nella regione Lazio, consente anche ai tanti compagni e compagne che lo vogliono di poter assistere ai lavori. Per quanto può consentirlo lo spazio fisico, anche lavoratori e cittadini democratici se lo vogliono possono assistere”.

Un folto numero di invitati di organizzazioni sociali e politiche, in rappresentanza di lotte e iniziative, da invitati, avranno l’opportunità di confrontarsi con la riproposizione delle idee comuniste e del PCI e della sua presenza in tutto il Paese.