“Un libro per contribuire a nutrire l’albero della speranza!”

ROMA – Dopo circa due mesi e mezzo, dalle prime iniziative di presentazione del libro “Mafia capitale sulla schiavitù del lavoro”, possiamo trarre un primo e positivo bilancio.
Nostro intento, nel momento in cui abbiamo intrapreso il percorso di scrittura e poi di divulgazione del libro, è stato quello di fornire un contributo per suscitare una collettiva presa di coscienza su temi poco presenti nel dibattito politico e sociale, che invece riguardano milioni di persone. Abbiamo denunciato e descritto la precondizione che è alla base di fenomeni come quelli di “Mafia capitale”: lo sfruttamento pesante dei lavoratori che operano nel sociale, la trasformazione delle cooperative da soggetto “mutualistico e solidaristico” in imprese appetibili anche per interessi malavitosi, lo scadimento qualitativo e quantitativo – in ragione dei processi di privatizzazione che hanno segnato il Paese negli ultimi trenta anni – di servizi fondamentali e universali di cura ed assistenza.
Da questo punto di vista possiamo ritenerci ampiamente soddisfatti in ragione dell’andamento di tutte le iniziative di presentazione fino ad oggi tenute (caratterizzate sempre da un’importante presenza e da un confronto serio e di merito sui temi del lavoro e della legalità, animato da rappresentanti di Istituzioni territoriali, forze politiche e sociali, lavoratori, pensionati e cittadini); dal fatto che il libro è continuamente pubblicizzato online, a livello nazionale, da grandi gruppi di distribuzione e vendita; dalle proposte, avanzate da associazioni e movimenti, per ulteriori iniziative finalizzate a diffondere “Mafia capitale sulla schiavitù del lavoro” che è presente sugli scaffali di molte librerie e richiedibile ovunque.
Inoltre, già a partire da queste feste natalizie, il libro – in ragione di un’iniziativa promozionale di un’associazione locale – sarà disponibile anche nelle edicole in un vasto territorio a nord di Roma.
Tra gennaio e febbraio del prossimo anno, abbiamo calendarizzato tante altre iniziative di presentazione, confronto e discussione, attraverso le quali vogliamo anche fornire un umile e modesto contributo – dopo esserci esplicitamente impegnati per il NO alla riforma costituzionale del Governo Renzi, perchè pasticciata, sbagliata e tesa a menomare la democrazia – a sostegno della “Carta dei diritti fondamentali del lavoro” e dei tre Referendum proposti dalla CGIL, per l’applicazione concreta della Costituzione a partire dal valore del lavoro, della rappresentanza e della sovranità popolare.
Del resto il libro, in ragione dei contenuti, delle prefazioni del Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso e della staffetta partigiana, Tina Costa, rappresenta una testimonianza e una denuncia riferita a quanto il nostro Paese è lontano dall’essere quella “Repubblica democratica fondata sul lavoro” definita nell’articolo 1 della nostra Costituzione, a quanto vi è da fare per ricostruire una Società all’impronta del lavoro, dei diritti, della solidarietà, legalità e giustizia sociale.
A noi, in questi giorni che precedono le feste natalizie, pensando all’albero che le rappresenta e simboleggia, piace offrire “laicamente” un piccolo contributo – attraverso la divulgazione del nostro libro – per nutrire un “albero” di speranza per un futuro migliore.

Sara Lolli e Cesara Caiazza – autori del libro “Mafia capitale sulla schiavitù del lavoro”