CIVITAVECCHIA – Uno spazio in piazza Saffi, gentilmente concesso, per il quarto anno consecutivo, da Enzo Germinara, un giradischi, tanti vinili che spaziano dai classici alle ultime uscite, e la voglia, soprattutto, di condividerne l’ascolto con la gente. Così nasce “Voglia di vinile”, manifestazione giunta ormai alla sua quarta edizione, volta all’esposizione e all’ascolto collettivo della musica rigorosamente in vinile.
“L’idea nasce dalla nostra passione per la musica, che ci accompagna da oltre quarant’anni”, racconta Pierluigi Romagnoli, uno dei quattro organizzatori della manifestazione. “Comprare i dischi, ascoltarli insieme e andare ai concerti per noi è sempre stato il miglior aggregante, tanto che ora vogliamo risvegliare questo valore, che si è perso un po’ nel tempo”.
La data non è casuale, in quanto il weekend scelto coincide con il Record Store Day, la giornata mondiale per la salvaguardia dei negozi di dischi e, più in generale, della musica in vinile. “L’atmosfera che abbiamo voluto ricreare in questo spazio – prosegue Enrico Tranquilli, altro organizzatore dell’evento – è quella dei vecchi negozi di dischi, ormai in estinzione. Ambienti dove non andavi solo per comprare gli LP, ma anche per scambiare opinioni, scoprire nuova musica, confrontarti con altri appassionati”. Altri tempi, dunque.
Ma perché proprio il vinile? “Ora sta un po’ diventando una semplice moda, ma resta il fatto che questo tipo di supporto è indice di un altro modo di ascoltare la musica, di un altro tipo di fruizione, diverso da quello di semplice sottofondo. È un ascolto più impegnativo, ‘fisico’, che richiede uno spazio ed una condivisione, ma che alla fine paga, forma e accompagna” rispondono all’unisono i due, amici da una vita e accomunati dalla passione smodata per la musica e per i vinili.
“L’obiettivo di ‘Voglia di vinile’, alla fine, è anche quello di avvicinare i giovani a questo tipo di supporto, a questo modo di ascoltare la musica” spiega Tranquilli fuori dal locale, mentre dentro il locale imperversa la musica, ininterrottamente, dalle dieci di mattina. Perché alla fine la musica è compagna di vita, passione, forma di aggregazione e, soprattutto, ancora di salvezza nei momenti più difficili. “Noi questo lo sappiamo bene: un conto è avere come compagna di vita la musica, un altro conto è non averla” chiude sorridente Romagnoli.
Patrizio Ruviglioni