CIVITAVECCHIA – E’ stato presentato sabato 25 pomeriggio, nella splendida cornice delle Terme Taurine di Civitavecchia, il decimo bollettino della Società Storica Civitavecchiese dal titolo: “Centumcellae: fragmenta repertae memoriae”. Si tratta di una raccolta di articoli più o meno lunghi di giovani e meno giovani ricercatori e appassionati archeologici e storici ma non solo. Tutti i lavori riuniti e pubblicati sono quasi esclusivamente incentrati sull’archeologia del territorio. La Società Storia Civitavecchiese pubblica due bollettini di oltre cento pagine l’uno all’anno, uno a semestre, alternando gli autofinanziamenti dei soci a quelli degli sponsor. E proprio lo sponsor Royal Bus è il benefattore di questo decimo bollettino, interamente dedicato allo storico locale Odoardo Toti in occasione del suo ottantesimo compleanno, mentre i prossimi tre sono già in lavorazione. Per omaggiarlo, le pubblicazioni sono state dedicate prevalentemente all’archeologia dell’età classica della storia di Civitavecchia, sua grande passione. “La ricerca mi ha portato a trascurare la famiglia e gli amici – ha affermato il dott. Toti commosso di ricevere questa dedica – ma ricevere un omaggio del genere in vita è ben più gratificante che riceverlo dopo”, ha ironizzato mostrando a tutti quelli che ancora non lo conoscevano la sua intelligenza e freschezza di spirito. Una dedica di questo tipo era stata fatta solo un’altra volta nella storia di Civitavecchia, a Calisse nel 1939, e sempre per i suoi ottanta anni. Molti i relatori della serata, diverse decine i partecipanti, attenti e interessati alle illustrazioni di alcuni articoli presenti nel bollettino come quello di sul “Dna, miti e archeologia”, oppure di De Paolis sulle origini di basiliche e chiese. Dopo soli sette anni di vita la Società Storica mostra di essere a pieno regime, di amare questa città e di contribuire attivamente al suo miglioramento. Ne è un esempio il luogo scelto per la presentazione. Le Terme Taurine, prima che la Proloco di Civitavecchia prendesse in mano la situazione, erano chiuse al pubblico e brulicanti di sterpaglie. Lo testimonia il professor Serangeli, raccontando di una vecchia intervista ritrovata, fatta proprio al dott. Toti davanti ai cancelli chiusi delle Terme, dai quali si intravvedevano solo sterpaglie incolte. “Il fatto che oggi siamo qui dentro a parlare di quando dovevamo accontentarci di stare lì fuori – ha commentato Serangeli – è una grande vittoria”. Grande vittoria per tutti quelli che oggi possono fruire di questo meraviglioso luogo storico-archeologico e per quelli che si sono battuti in prima persona affinché ciò accadesse, a partire da Roberta Galletta, che ha dichiarato: “Civitavecchia ha tantissime risorse che potrebbero permetterci di vivere anche solo di turismo, ma queste risorse vanno valorizzate”. La Società Storica, dopo avere invitato i partecipanti a tornare a visitare tale locus amoenus, ha sorpreso tutti con una mini-visita archeologica in anteprima assoluta ad un nuovo ritrovamento emerso dagli ultimi scavi effettuati. “Se ci fossero i soldi per finanziare gli scavi si potrebbe scoprire ancora molto – ha commentato Roberta Galletta guidando la visita – il merito della Proloco è quello di avere preso questo posto quando era un cumulo di sterpaglie, di averlo ripulito e reso fruibile dalla popolazione costringendo i politici a prenderne atto”. E questo è un po’ anche l’intento della Società Storica Civitavecchiese, quello di rendere fruibile alla popolazione la storia, l’arte e la cultura che abbiamo sotto il naso e che per motivi vari di tempo, di politica, di tradizione, di pigrizia, ecc, viene sistematicamente ignorata fermando, di fatto, lo sviluppo di qualcosa che potrebbe aumentare l’importanza di Civitavecchia; una città potrebbe diventare nota non solo per il Porto ma anche per il suo valore storico-culturale. Ma questa è una grande sfida!






