CIVITAVECCHIA – Tutto pronto per tanto attesa notte delle “Pastorelle”. Dopo settimane di prove, repertori accuratamente selezionati e coreografie approntate, una delle più sentire e antiche tradizioni della nostra città si prepara a rinnovarsi nel consueto clima di festa e partecipazione. La pastorella nasce come un componimento poetico di forma dialogica, diffuso in particolare nella letteratura provenzale e nella letteratura francese medievale in lingua d’oïl. Le origini della pastorella sono incerte; si è ipotizzata, attraverso lo studio della trattatistica mediolatina, una nascita a partire da fonti latine classiche, in particolare la tradizione bucolica risalente a Virgilio. La pastorella era diffusa particolarmente in Francia e in Spagna. In Italia ha avuto cultori in Guido Cavalcanti e Franco Sacchetti, anche se – preferibilmente – in forma di ballata minore. Nella cultura cristiana si allaccia a quelli degli zampognari, ai pastori che rendevano omaggio alla natività.
Oggi le “Pastorelle” sono tradizione antica e conclamata del Natale civitavecchiese: gruppi musicali, bande cittadini e semplici “autoconvocati” si daranno stasera appuntamento per le vie del centro per intonare i più o meno classici, a seconda del repertorio scelto, brani tipicamente natalizi. L’appuntamento è come sempre per le ore 22:00 davanti alla Cattedrale, dove si terrà la benedizione dei gruppi per poi, fino a notte inoltrata, animare la città con il contagioso spirito dei canti di Natale.