“Paesaggi d’Arte”. Dalla Rivoluzione russa a quella della Magnum

Oggi torno a fare un breve periscopio di mostre. Evitando le consuete proposte di punta, a dimostrazione che spesso quelle più interessanti sono le meno pubblicizzate.

Al MAMbo, il Museo di Arte Moderna di Bologna, hanno allestito un progetto inedito intitolato REVOLUTIJA – DA CHAGALL A MALEVIC, DA REPIN A KANDINSKY. In occasione del centenario della grande Rivoluzione Russa possiamo ammirare circa 70 capolavori eccezionalmente provenienti dallo State Russian Museum di San Pietroburgo. Il concept della mostra vuole offrire un quadro d’insieme su quell’impressionante turbinio di creatività artistica che sconvolse un’epoca in fermento, tra geniali intuizioni personali e movimenti d’avanguardia passati alla storia per la loro comparsa fulminante e per l’enorme influenza culturale avuta sulle successive generazioni. Tramite il link sottostante potete dare un’occhiata alla selezione delle opere e guardare un invitante video di presentazione. Credo valga bene un viaggio a Bologna. Fino al 13 maggio 2018: https://mostrarevolutija.it/it/

(nella foto di copertina “Ilya Repin, 17 ottobre 1905, olio su tela, 1911”)

 

A Roma, mentre continua con discreto successo la mostra I Grandi Maestri. 100 Anni Di Fotografia Leica presso il Vittoriano, dedicata al famoso apparecchio fotografico ed ai suoi più illustri e fedeli sostenitori, nelle sale espositive dell’ARA PACIS trovate un’altra proposta intitolata MAGNUM MANIFESTO e dedicata alla famosa Agenzia Magnum che ha sancito uno storico momento di emancipazione e di innovazione per il movimento fotografico professionista internazionale. La MAGNUM, da tempo celebra se stessa in modo insistente, forse sancendo la fine di un’epoca ma anche per dare maggiore prestigio alla sua attuale attività, certamente priva di contributi geniali come quelli che l’hanno fondata.

 

Elliott Erwitt: New York, 1953 © Elliott Erwitt/Magnum Photos/Contrasto

 

Ho visitato con attenzione questa mostra e mi sento di consigliarla soprattutto per tre motivi: sebbene ci siano poche fotografie talmente famose da essere diventate delle icone, la selezione fornisce un quadro esaustivo e completo della storia Magnum, facendo capire con chiarezza le dinamiche personali e storiche che ne hanno decretato la nascita e l’immediata ascesa grazie alle intuizioni di autentici maestri come Capa e  Bresson. Chi si interessa anche marginalmente di fotografia conosce Magnum ma spesso ne ignora le importanti vicende.

Inoltre, a supporto delle tante belle fotografie sono stati opportunamente accostati tanti scritti, lettere e documenti che aiutano a calarsi nel contesto storico e nelle relazioni personali tra i grandi reporters dell’epoca. Naturalmente, per l’essenza stessa del progetto MAGNUM, i servizi si intrecciano con gli avvenimenti più rilevanti della storia contemporanea, dalle tante guerre all’assassinio di Kennedy alle indagini sul mondo dei più emarginati.

 

Marc Riboud: Jan Rose Kasmir affronta la Guardia nazionale americana davanti al Pentagono durante una manifestazione contro la guerra del Vietnam, Washington DC, 1967. © Marc Riboud/Magnum Photos/Contrasto

Ho trovato molto efficace, infine, l’abbinamento delle stampe in mostra con le riproduzioni fotostatiche delle pagine dove le foto erano state pubblicate per la prima volta, sui libri o più spesso sui periodici. Un modo molto efficace per dare una concretezza tangibile al valore storico di quei lavori. Finalmente una mostra in cui le immagini sono veramente un supporto a corredo di un concept divulgativo: http://www.arapacis.it/it/node/1000995

 

A cura di Michele Galice