VITERBO – La potenza della musica, il rispetto dell’impegno e il più classico degli inni: The show must go on.
La maratona prevista sabato con Encore Festival si è trasformata, causa di forza maggiore, in una meravigliosa serata di musica con un’atmosfera speciale. Perché dalle cose che non vanno bisogna essere capici di rinascere, come una Fenice.
Il cambiamento di programma è diventato indispensabile sabato pomeriggio, durante il sound check, quando si sono riscontrati degli inaspettati problemi tecnici all’impianto audio, impossibili da risolvere. La festa però doveva esserci, nel rispetto di chi aveva tanto atteso acquistando la prevendita, in quello del lavoro di mesi degli organizzatori, e soprattutto per gli artisti che erano li, in un caldo sabato pomeriggio di settembre, a provare gli strumenti per donare al pubblico una serata speciale.
“Devo ringraziare di cuore Canova e Gazzelle, insieme a Maciste dischi, la loro casa discografica – sottolinea Nicola, parlando per conto dello staff – che nonostante tutto hanno voluto fare musica. Grazie al loro appoggio in pochissimo abbiamo trovato la soluzione, trasformando il concerto in un acustico, sicuramente più intimo ma altrettanto magico. Ringrazio lo staff che ha dato il 200% per reinventare la serata e ringrazio il pubblico, che è venuto in massa e ha seguito lo spettacolo con noi, divertendosi tanto quanto speravamo dall’inizio”.
Sia Canova che Gazzelle ci hanno messo la faccia, comprendendo la situazione. Dal pomeriggio hanno pubblicato messaggi sui loro social avvertendo del cambio di programma, non imputabile agli organizzatori, che avrebbe di conseguenza trasformato l’ingresso in gratuito, mentre le prevendite sono diventate drink al pubblico. Una decisione presa in pochi attimi che non ha rovinato lo spettacolo.
Poco dopo le 22 sono stati gli Oregon trees a scaldare il pubblico, suonando in un palco circolare “inventato” intorno all’area regìa, con gli spettatori disposti circolarmente e vicinissimi agli artisti come se fosse un’arena. Nel parco del Paradosso intanto funzionava il villaggio food & creative, ed erano in tanti a giocare con i mega palloni che dal pomeriggio facevano coreografia nella fontana, o a divertirsi curiosando tra i tanti gusti della sala narghilè.
Il palco improvvisato ha poi accolto Gazzelle, che in versione acustica ha donato una magia difficilmente ripetibile, circondato da centinaia di fan che urlavano al cielo le sue parole più famose. A chiudere Canova e WHTRSH, infiammati dal grande calore e trasporto del pubblico: “Questa è la nostra tappa 103 del tour – ha affermato live la giovane band milanese – siamo certi che non ce la dimenticheremo mai”. Diversi brani per entrambi, applauditissimi.
Nemmeno il pubblico li dimenticherà facilmente, per il rispetto che hanno dimostrato, per la particolarità di un concerto che solo Encore, anche se diversamente dalle previsioni, ha saputo donare.
Doveva essere una festa di musica, con un’atmosfera davvero diversa. Una vera festa di musica è comunque stata.