“L’ultimo canestro di mio figlio Giovanni”: il mistero della vita e della morte nel racconto di Cesare Caiazza

CIVITAVECCHIA – “L’ultimo canestro di mio figlio Giovanni” è il titolo del libro, edito da Albatros, scritto da Cesare Caiazza, già Segretario Generale della CdLT CGIL Roma Nord – Civitavecchia dal 2010 al 2015 e persona che ha lasciato testimonianza della sua determinazione nelle varie battaglie sindacali condotte sul territorio.

“Un’azione di autoterapia (volta ad affrontare il dolore più grande, innaturale e atroce che può capitare in sorte a un genitore) raccontando dei sogni, caratterizzati da lunghe conversazioni con mio figlio prematuramente e improvvisamente scomparso, nei quali vengono affrontati tantissimi temi a partire da quelli legati all’emergenza ambientale: riscaldamento globale, inquinamento e cambiamenti climatici. Un contesto nel quale, in tutte le latitudini e longitudini del globo, aumentano a dismisura patologie tumorali (come quella che ha portato alla scomparsa del figlio) che colpiscono sempre di più giovani e bambini”, spiega Caiazza.

Tra gli argomenti trattati spicca anche quello connesso al “mistero della vita e della morte”. L’approccio, prettamente “agnostico”, lascia spazio a tante possibili “verità” al fondo delle quali, però, si scorge un fattore comune (che, secondo l’autore, deve segnare l’impegno di tutti: credenti, atei e dubbiosi) inerente alla consapevolezza dei rischi che corre il pianeta e alla necessità di un impegno collettivo finalizzato a ridurre drasticamente le emissioni di CO2 evitando di giungere ad un “punto di non ritorno”, destinando il pianeta e tutte le forme di vita verso una inesorabile e tragica fine, come denunciato dal mondo della scienza e dalle straordinarie mobilitazioni dei ragazzi del “Fridays for Future”. Nel libro si sostiene che vi è urgente bisogno di un cambio di rotta, basato su nuovi stili di vita, individuali e collettivi, che portino l’omo sapiens a recuperare un rapporto rispettoso nei confronti della natura, indicando un modello alternativo di “sviluppo”, capace di sovvertire le logiche del profitto e dello sfruttamento. Viene sostanzialmente, indicata una prospettiva diversa nella quale difendere il pianeta e la vita sullo stesso, mettendoli al riparo dai cambiamenti climatici e dalle guerre, dalle insopportabili e non più gestibili ingiustizie e ineguaglianze che attualmente segnano il rapporto tra zone ricche e povere del mondo e tra classi nell’ambito di ogni singolo paese.

Sullo sfondo emergono tante altre riflessioni su questioni che attengono ai diritti fondamentali e costituzionali al lavoro e alla salute; alla necessità di contrapporre alla cultura dell’odio e del razzismo i valori dell’accoglienza e della solidarietà; ad una crisi storica della Sinistra politica e sociale che, in Italia, in Europa e nel mondo, appare complessivamente incapace di indicare un modello economico e sociale alternativo al capitalismo, al profitto e al libero mercato.

Il terzo e ultimo capitolo del libro, scritto durante il lockdown della primavera passata, racconta della tragica emergenza in atto, determinata dal diffondersi del nuovo “coronavirus” COVID 19.

“Nel libro – spiega ancora Cesare Caiazza – racconto come sembrava, e ancora oggi sembra, di essere precipitati dentro un film horror ed insieme di fantascienza, segnato dall’incedere di una pandemia a livello globale, con conseguenze devastanti in termini di vite perse, dolore, sofferenze e, insieme, ricadute tragiche, fino a poco tempo prima non immaginabili, sull’economia mondiale e sulle società, modificando stili di vita e costringendo ad un “isolamento e distanziamento sociale” inediti nella storia dell’umanità”.

In questo angosciante periodo l’autore racconta di un nuovo sogno, caratterizzato da una appassionante conversazione con il figlio scomparso, che riconduce alle teorie sostenute nelle pagine precedenti, rafforzandole (attraverso l’analisi dell’emergenza in atto, che non è il frutto del “destino” bensì risulta profondamente legata all’incauta azione umana, capace di distruggere ecosistemi e di rendere possibile la circolazione di pericolosi ed incontrollabili virus causati da “spillover” sempre più frequenti) e riproponendo domande di fondo sul futuro del pianeta e sul mistero della vita.

Dopo la pubblicazione del libro (da oggi disponibile nelle librerie ed acquistabile anche attraverso Amazon, Mondadori, ecc. oltre che nel bookstorehttps://www.gruppoalbatros.com/prodotti/lultimo-canestro-di-mio-figlio-giovanni-cesare-caiazza/) l’autore ha dichiarato di volerne promuovere e diffondere la lettura con l’obiettivo di mantenere viva la memoria di Giovanni e di trasmettere i suoi valori improntati a bontà, altruismo e solidarietà verso il prossimo.