LADISPOLI – Ladispoli è… “Intorno al Fandango”. Sabato 14 maggio con inizio alle ore 20, presso la Sala Polivalente di via Ivon de Begnac, l’Associazione Massimo Freccia propone il tredicesimo appuntamento della stagione concertistica. “Intorno al Fandango”, con le musiche di Luigi Boccherini, Rogelio Huguet y Tagell, Manuel de Falla/Fritz Kreisler ed Eugène Ysaye, è un incontro quasi totalmente basato sul fascino esotico emanato dalla danza e dalla musica spagnola che in ogni epoca ha pervaso le forme artistiche di tanti compositori.
Il chitarrista Claudio Scozzafava, i violinisti Massimo Bacci e Pietro Benassi, Irene Gizzi alla viola e Sandro De Blasio al violoncello apriranno il concerto eseguendo il Quintetto in Re maggiore n.4 G 448 “Fandango” di Luigi Boccherini, uno dei più grandi compositori da camera italiani, nato a Lucca nel 1743 e morto nel 1805 a Madrid. Boccherini proprio in Spagna ebbe la possibilità di sviluppare la sua vasta produzione artistica che lo fece diventare il maggior rappresentante delle musica strumentale nei Paesi neolatini durante il periodo del classicismo viennese. Di Fandang, un brano dal ritmo ricco e serrato, lo stesso Gabriele d’Annunzio scrisse: “Mi ricordo d’aver sentito un Quintetto di Boccherini quattro o cinque anni fa, al Conservatorio di Bruxelles; e mi parve magnifico, e poi nuovissimo, pieno di episodi inaspettati. Mi ricordo bene che in alcune parti il Quintetto, per l’uso dell’unisono, si riduceva a un Duo; ma gli effetti ottenuti con la differenza dei timbri erano d’una finezza straordinaria. Non ho ritrovato nulla di simile nelle altre composizioni strumentali”.
Del compositore spagnolo Rogelio Huguet y Tagell, Sandro De Blasio eseguirà “Zarabanda” e “Flamenca”, due danze per violoncello solo. L’autore rappresenta la prima come “Un danza mistica e profonda che le vergini, una volta davanti all’altare, con fede, danzano per la pace nel mondo”, mentre descrive la seconda come: “Dei fiori, cielo blu, sole, dei canti lamentosi, quasi strani…Oh, che bella e unica miscela magica, unica e incantevole!..”. Seguiranno, di Manuel de Falla, Le Siete Canciones Populares Españolas per voce e pianoforte interpretate dal soprano Elisabeth Anderson insieme al pianista Paolo Ciogli; ce ne propongono quattro: El paño moruno, Asturiana, Canción e Polo. Questi suggestivi canti provenienti da varie regioni della Spagna, da Aragona all’Andalusia furono scritti da Manuel de Falla nel 1914 quando il compositore fu costretto ad abbandonare Parigi e rappresentano un punto di riferimento fra le sue migliori opere. La violinista Carlotta Nobile si cimenterà in un pezzo di Eugène Ysaye, “Les Furies, Allegro furioso”, il veemente IV tempo della seconda Sonata per violino solo e, in conclusione, il violinista Alessandro Fanfoni con Paolo Ciogli al pianoforte ci faranno ascoltare la “Danza spagnola” da “La Vida breve”, sempre di Manuel de Falla nell’elaborazione brillante di Fritz Kreisler.