L’Istituto “Melone” sbarca in Turchia

LADISPOLI – Si è appena conclusa l’ultima mobilità del progetto Erasmus+ “Remedy – The Role of Education in Protecting Children and Women In Conflict” CZ01-KA229- 048017. Tre insegnanti di ogni Paese coinvolto hanno partecipato all’incontro finale di progetto realizzato in collaborazione fra Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Romania e Turchia.

“Questo progetto è stato molto importante per la nostra scuola – riferisce il referente del progetto, Prof. Massimo Malerba – la cui tematica (Il ruolo dell’istruzione nella protezione delle donne e dei bambini che fuggono da conflitti) ci ha permesso di trattare importanti temi trasversali come la migrazione e l’integrazione. Nel corso del progetto abbiamo anche avuto uno scambio epistolare con gli studenti siriani di un campo profughi in Turchia. Ovviamente questo è stato anche il progetto Erasmus+ che, dopo le prime mobilità in giro per l’Europa (Praga novembre 2018, Danzica maggio 2019 e in Italia a ottobre 2020), ha subito il blocco degli spostamenti tra Stati per via del Covid. Ma alla Melone il progetto Erasmus+ non si è mai fermato. Infatti, sebbene a causa della pandemia abbiamo dovuto rinunciare ai viaggi verso le scuole partners delle altre nazioni, le attività di progetto sono continuate e ad aprile è stata tenuta la prima mobilità virtuale con la città di Brasov in Romania, fino ad arrivare all’ultima mobilità che, grazie al completamento del ciclo vaccinale per i docenti coinvolti nel progetto, si è tenuta in presenza e ci ha permesso di incontrarci nuovamente tutti insieme in Turchia”.

La mobilità in Turchia presso la scuola “Mehmetcik Anadolu Lisesi” di Çorum si è svolta nel mese di luglio 2021, con un ricco calendario di attività didattiche, conferenze e visite a luoghi d’interesse culturale e sociale.

“Come sempre – prosegue il Prof. Malerba – abbiamo ricevuta un’accoglienza molto calorosa con il concerto di benvenuto tenuto dai docenti di musica della scuola e, dopo il consueto scambio di doni, abbiamo discusso dell’implementazione del progetto e dei lavori realizzati dai nostri alunni. Tra i momenti salienti della mobilità possiamo ricordare la visita al Çorum Municipality Women’s Cultural Centre “?skilip Dolmas?”, dove abbiamo imparato come l’arte può essere d’aiuto per donne in difficoltà e addirittura fare da volano per attività imprenditoriali ed il seminario su “The Brotherhood of the language” tenuto dal Dr. Metin U ÇAR e quello su “Internationalization and Migration” tenuto dal Dr. Murat YILMAZ coordinatori del dipartimento del “Migration Studies Application and Research Centre” dell’ Hitit University di Çorum. Altrettanto formativi sono stati le visite culturali e le attività socializzanti tra cui spiccano certamente il museo di Çorum con il laboratorio sulla scrittura cuneiforme, l’area archeologia Ittita di Alacahöyük, con la porta della Sfinge, la splendida città di Amasya con le mastodontiche tombe dei re, il museo sull’amore di Ferhat and ?irin, il trekking alle risaie ed al lago “Obruk Baraj” e la visita della Cappadocia, dove uomo e natura hanno contribuito a plasmare uno scenario fantastico, basti pensare alle chiese rupestri ed ai camini delle fate”.

Il meeting si è concluso il 9 luglio con la cerimonia finale e la consegna degli attestati alla presenza del vice governatore di Çorum, sig. Tamer Orhan, del Direttore Provinciale del Ministero dell’Istruzione, sig. Abdullah Kodek, e del Dirigente Scolastico del “Mehmetcik Anadolu Lisesi di Corum “, prof. Murat Ökten.

“L’Erasmus+ rappresenta, per la nostra scuola, un’opportunità straordinaria di crescita professionale e di scambio di buone pratiche con altri colleghi europei – conclude il Prof. Malerba – Questo tipo di progetti rappresentano uno strumento indispensabile per la promozione di una cultura della pace, del rispetto del prossimo, dei diritti umani e l’esperienza dell’Erasmus+ costituisce un’importante risorsa per le scuole che hanno così l’opportunità di confrontarsi concretamente con culture diverse dalla propria, sviluppando competenze sociali, civiche, culturali e linguistiche”.