La storia di Civitavecchia attraverso le medaglie dei Papi

CIVITAVECCHIA – La storia di Civitavecchia riapre al pubblico, tutta racchiusa nello scrigno della ex Chiesa di San Giovanni di Dio. Un piccolo, ma ricco forziere che apre le sue porte per ospitare la mostra Pontificum Signa organizzata dall’Associazione Giovanni Maria Amicizia.
In occasione del suo ventennale l’associazione “Giovanni Maria Amicizia”, nata dalla passione per l’archeologia di un gruppo di amici e studiosi, organizzerà una serie di eventi durante tutto il corso dell’anno. Il primo di questi eventi è proprio Pontificum Signa, esposizione delle medaglie pontificie appartenute alla collezione privata del Sig. Ennio Brunori e messe a disposizione dalla sua famiglia. Con ben 36 medaglie commemorative in bronzo si ripercorre la storia di Civitavecchia attraverso le visite e le opere dei Papi, a partire dal 1508 fino ad arrivare al 1857, con la costruzione della ferrovia. Una mostra importante che ci ricorda quanto Civitavecchia e il suo porto siano stati importanti per la Roma papale, così tanto da dedicare alla nostra città le medaglie annuali che venivano solitamente create il occasione di San Pietro e Paolo.
A volere fortemente l’esposizione anche il comune, che nella persona dell’Assessore alla Cultura Vincenzo D’Antò, l’ha inaugurata nella giornata di ieri, lunedì 21 marzo. Tuttavia i ringraziamenti dell’Associazione “Giovanni Maria Amicizia” non vanno solo al grande appoggio del Comune di Civitavecchia, ma anche ai dipendenti dell’archivio storico cittadino Guglielmo Leone e Sando Angioni. Leone e Angioni non solo si sono resi disponibilissimi nella raccolta dei materiali presso l’archivio, ma hanno anche partecipato con la realizzazione di riproduzioni in scala 1:1 dell’armamento della Rocca Giulia (il Forte Michelangelo) che fanno da contorno ad una mostra interessante ad altamente illuminante. L’esposizione sarà accessibile tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 19.00, fino al 3 Aprile, per godere gratuitamente della bellezza della nostra storia ed arricchire le nostre menti.

Lorenzo Piroli