L’amore in un circo al tempo della Grande depressione

grande depressioneNelle sale dal 6 maggio, “Come l’acqua per gli elefanti” è il nuovo film del regista Francis Lawrence, interpretato da Robert Pattinson e dai due premi Oscar Christoph Waltz e Reese Witherspoon. Tratto dal romanzo bestseller di Sara Gruen, la pellicola è ambientata in un circo nell’America del 1929, al tempo della Grande Depressione. Pattinson è il giovane Jacob Jankowsky che, dopo l’improvvisa morte dei genitori lascia l’università e salta su un treno in corsa scoprendo che è quello del circo dei fratelli Benzina. Incredulo di fronte ad una tale magia, il giovane scoprirà i pericoli di quel luogo sospeso tra il sogno e la realtà.
Spacciandosi per un esperto veterinario, Jacob inizia una nuova vita: s’innamorerà perdutamente della stella del circo, la bella cavallerizza Marlena (Reese Whiterspoon), moglie di August (Christoph Waltz), domatore furioso nonché proprietario del circo. Accolto con entusiasmo da August, il ragazzo viene promosso a ruolo di addestratore dell’elefantessa Rosie.
Intensa è la rivalità erotica a lungo desiderata tra i protagonisti. L’inquadratura convenzionale dei film sul circo, esibizioni degli artisti, ingresso di animali esotici, ballerine in piume e pailletes, domatori con tanto di cilindro, cede il passo ad una chiara manifestazione sullo schermo della fisicità dei personaggi.
L’incipit è ambientato circa settant’anni dopo gli avvenimenti del film: Jacob qui ha il volto di Hal Holbrook, scappato da un ricovero in una notte di pioggia che, nostalgico, racconta, in un lungo flash back, la sua storia. Al vertice di questo triangolo si pone Pattinson, orfano che evoca nelle origini polacche quel senso di emarginazione dell’emigrante e il conseguente desiderio di riscatto; Waltz è un temibile avversario, psicologicamente instabile e violento con frusta e pungolo; Witherspoon è, invece, il simbolo femminile maledettamente desiderabile e appetibile ma al contempo bisognosa di protezione. “Come l’acqua per gli elefanti” non è un film sul circo, ma sullo spettacolo più grande mai messo in scena: l’amore.

L. B.