CIVITAVECCHIA – Il Teatro Traiano verrà letteralmente invaso domani sera, 20 novembre, per una serata di geniale creatività, intensa arte teatrale, musica e trasgressione, dal bordello più dirompente, passionale ed ironico che abbia mai fatto la sua comparsa sui palcoscenici italiani: “Dignità autonome di prostituzione”. Svariati e bravissimi attori ed attrici interpretano le tenutarie e le prostitute di questa casa chiusa teatrale guidati dalla sapiente regia dell’ “amministratore” Luciano Melchionna.
La prima sensazione dell’inconsapevole spettatore e frequentatore di teatro è un insolito spaesamento. Non ci sono i rassicuranti punti fermi, le solide certezze di una piacevole serata teatrale, non ci sono nemmeno più le comode poltrone nella sala stravolta, sventrata e trasformata per l’occasione. Ci si guarda intorno, smarriti, si cerca lo sguardo complice di altri compagni di avventura. Si cerca un richiamo al tradizionale mondo del Teatro.
Lo spettatore è invece proiettato nella realtà frammentaria di un luogo di picere: “dollarini” da spendere e varie “stanze” dove trastullarsi con l’attore e il conseguente mini spettacolo scelto: l’operazione è ripetibile all’infinito per “gli insaziabili”.
Si sceglie, si contratta e si ottiene la prestazione, che può essere offerta nei luoghi più impensati e segreti del teatro: circa dieci minuti di monologo. Pillole di teatro, di vita, di passione.
Dignità autonome di prostituzione è uno spettacolo che sarebbe riduttivo chiamare rappresentazione teatrale, perché lo spettatore-cliente è parte attiva, integrante, è il motore che dà avvio agli attori. Senza i clienti, la casa di piacere non sopravvive, senza spettatori il teatro non ha senso di esistere. Ed è per questo che il regista e autore Luciano Melchionna ha trasformato il teatro in un postribolo; spettacolo innovativo, dirompente, graffiante, ben curato e magnificamente interpretato: consigliatissimo. Sipario alzato alle ore 21:00.






