“Il Pensatoio” – Luca Riccioni

luca riccioniCIVITAVECCHIA – Nuovo appuntamento con “Il Pensatoio”. Questa settimana la nostra rubrica dedicata al mondo culturale cittadino accende i riflettori sul fotografo Luca Riccioni, professionista locale che da ormai qualche anno cura un corso di Fotografia su due livelli per avvicinare all’arte dell’immagine impressionata.

Luca, come e quando nasce l’idea di un corso di fotografia?

“Parte da lontano, infatti quella che sta per cominciare è la sesta edizione del corso di fotografia in partnership col Comune e prima ancora svolgevamo le lezioni privatamente nello studio fotografico Kinoki. Il progetto è datato 2005. Questo è il primo anno che iniziamo i corsi a novembre (il 16, ndr), di solito sceglievo di partire più tardi per terminare verso i mesi di maggio, giugno, per andare verso la luce e le belle giornate, permettendo così di poter fare delle ‘uscite’ con gli allievi. Quest’anno l’affluenza e l’entusiasmo sono stati tanti e tali che mi sono trovato piacevolmente ‘costretto’ ad iniziare un po’ prima”.

Com’è strutturato il corso?

“Il corso dura circa 5 mesi, con una breve pausa per il periodo natalizio; le lezioni teoriche si svolgeranno il martedì alle 18:30 presso il locali dell’Assessorato alle politiche giovanili; a quelle di teoria saranno però ovviamente abbinate delle sessioni di pratica”.

Le due fasi si svolgono in contemporanea o prima si svolge l’una e poi l’altra?

“I primi due mesi le lezioni saranno esclusivamente teoriche, dopo di che combineremo la teoria e la pratica aumentando anche gli incontri. Daremo inoltre la possibilità ai partecipanti di commentare le proprie foto e di fare una comparazione proiettando quelle di grandi fotografi, espediente che devo dire piace e funziona benissimo, dando la possibilità sia di conoscere grandi artisti che di osservarne il lavoro; questo allarga molto gli orizzonti e stimola la curiosità. Tenteremo anche di presentare nel corso la realtà attuale della fotografia, un grande underground vivace. I ragazzi soprattutto tendono ad appassionarsi moltissimo”.

L’utente medio del corso?

“All’inizio di questa avventura molti cinquantenni, che però a volte faticavano ad accettare il salto artistico e di linguaggio che ha portato la fotografia digitale. Ormai la fotografia ha avuto una evoluzione in una certa direzione, verso alcuni strumenti che i ragazzi percepiscono in maniera naturale. Non solo, tendono anche a intraprendere percorsi di perfezionamento personali. Di solito cerchiamo per stimolare questo percorso di perfezionamento con una mostra di fine corso che senza innescare competizioni negative stimola all’autocritica e al perfezionamento”.

Progetti futuri ?

“Quest’anno iniziamo una bellissima collaborazione con la Cittadella della musica: prepareremo il prossimo calendario della Cittadella, seguiremo dunque gli eventi musicali e cercheremo una commistione di generi artistici molto affascinante”.