Il “Liceo Galilei” all’ EXPO Alternanza Scuola Lavoro 2017

CIVITAVECCHIA – Nei giorni 24 e 25 Novembre 2017, presso le sale del Centro Studi Città di Foligno si è svolta la manifestazione “Expo Asl”: una rassegna dove conoscere gli Istituti Superiori che hanno saputo co-progettare con organizzazioni pubbliche e private, percorsi per lo sviluppo delle competenze dei propri studenti nel campo della salvaguardia del patrimonio culturale, nell’ambito delle buone pratiche di Alternanza Scuola- Lavoro.
Nelle sale è stato possibile per il pubblico entrare in contatto con varie realtà progettuali e gli Istituti Superiori che le hanno promosse. Tra gli espositori, anche il progetto NuovaMente per l’Antico Castrum Novum applicato presso il Liceo Scientifico-Linguistico-Musicale “Galileo Galilei” di Civitavecchia e S. Marinella, in convenzione con il Polo Museale del Lazio.
Nello spazio dedicato è stato allestito un sunto tematico della mostra avvenuta a Giugno, presso le sale del Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia. Durante quell’evento gli studenti della classe IVAL del Liceo Linguistico di Civitavecchia, hanno esposto in spagnolo, francese ed inglese i reperti provenienti dal sito archeologico di Castrum Novum, unitamente all’elaborazione scultorea dei compagni della classe IVG del Liceo Scientifico di S. Marinella.
Il progetto infatti si occupa di formare gli studenti su molteplici ambiti di tutela del patrimonio artistico-culturale: attraverso la conoscenza profonda del sito archeologico del proprio territorio (l’antica Castrum Novum, dove gli studenti hanno svolto un lavoro propedeutico di scavo sotto la direzione dell’ archeologo Flavio Enei) e attraverso la conoscenza puntuale del sito museale che ne custodisce parte dei meravigliosi reperti.
Questa conoscenza – spiega il Dirigente scolastico, Prof.ssa Maria Zeno – è stata la base per fornire le competenze teoriche necessarie a svolgere l’attività di guida museale, anche in lingua, ma soprattutto è stata la matrice necessaria a svolgere un lavoro scultoreo e grafico volto all’interpretazione di se stessi. Il lavoro coroplastico dei ragazzi infatti ripercorre tutte le tappe tecnico-scultoree delle civiltà antiche, fornendo agli studenti delle competenze altamente specialistiche sulla conoscenza del reperto, ma nello stesso tempo, l’opera antica accompagna tecnicamente lo studio della propria fisionomia, esteriore ed interiore. Ogni ragazzo lavora sul proprio ritratto, che diventa l’occasione per interpretare se stessi attraverso tappe tecnico-scultoree sempre più complesse, dove l’Antico è il compagno inseparabile di viaggio e l’imprescindibile maestro di soluzioni espressive. E’ questo connubio profondo – tra se stessi e il reperto – a rendere l’Antico una materia viva e capace di dialogare con le nuove generazioni, non solo attraverso uno studio teorico, ma anche e soprattutto attraverso l’esperienza artistico-creativa. Quest’ultima permette di delineare la formazione di una propria identità ed è così che gli studenti imparano a voler tutelare veramente un qualcosa che è entrato a far parte della loro intima esperienza formativa. Una particolare sezione del progetto accosta il ritratto fotografico ad un’opera d’arte del passato, fino alla loro fusione attraverso il linguaggio digitale… solo un’anticipazione, questa, degli sviluppi del progetto che vedranno unire l’antica arte coroplastica con le argille alle più avanzate tecniche di animatronica, all’insegna di una formazione e di un orientamento degli studenti nei più attuali campi della bio-meccanica. Quest’ anno infatti il Liceo replica e sviluppa il progetto con altre due classi delle due sedi, 3G e 4AL”.