“Il lavatoio di Piazza Calamatta non si tocca”

fontana piazza calamattaCIVITAVECCHIA – Il lavatoio di Piazza Calamatta non si tocca. Questo il monito di Roberta Galletta, Presidente Italia Nostra Onlus, Sezione Afodelo in vista dei lavori di riqualificazione della piazza. 
“Spostarlo – spiega – non solo ne comporterebbe il sicuro e inevitabile danneggiamento strutturale ma anche lo sradicamento di uno dei simboli della nostra città e lo stravolgimento del senso dello stare proprio lì, in quel punto, dove è stato posto per non essere mai più tolto, come uno dei simboli della comunità e della storia civitavecchiese. Simboli che stanno a poco a poco svanendo, lavati dall’ignoranza e dalla superficialità del pressapochismo ormai imperante in questa città che considera la storia e la memoria un oggetto ingombrante e poco funzionale alle linee geometriche che devono prendere il posto di elementi che potrebbero ancora, grazie alla carica simbolica che hanno, nonostante tutto, rinsaldare il legame tra la città e la sua popolazione. Come il lavatoio di Piazza Calamatta”.
Prima della seconda guerra mondiale, i lavatoi cittadini erano ben sei, escludendo i veri e propri fontanili. Cinque, ormai andati distrutti, erano situati rispettivamente nel quartiere della Nona, al Ghetto, nell’attuale via Giusti, in via dei Bastioni e, infine, dove sorge ora il quartiere San Liborio.
Il sesto è l’unico ancora esistente e ancora oggi visibile: quello, appunto, dell’Ospedale Vecchio, in Piazza Calamatta. Collocato dagli ospedalieri Fatebenefratelli e Congregazione della Carità dietro nella zona posteriore dell’Ospedale fondato dai Cavalieri di Rodi, esso venne spostato nella parte antistante dopo i restauri del 1999.
“L’edificio – conclude Roberta Galletta – è oggi sede della Biblioteca Comunale, dell’Archivio Storico e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitavecchia e proprio per questo passato così importante e per le istituzioni che albergano in quella struttura che quel lavatoio deve restare davanti al Vecchio Ospedale di piazza Calamatta, all’interno del quale per oltre trecento anni è stato un elemento fondamentale per la vita della comunità civitavecchiese”.