Filippo Timi a teatro: vi racconto una “favola”

filippo timi“Nessuna  favola è mai perfetta come sembra, per quanto imbalsamata tu possa resistere dietro la bugia di un sorriso, la vita, carnosa, brutale, spietata, una notte magica di Natale busserà alla tua porta, e nulla sarà più come prima… Mrs Fairytale e Mrs Emerald, due donne, due amiche, due impeccabili mogli e un terribile e scabroso segreto da nascondere”. E’ questa la trama del nuovissimo spettacolo teatrale che vede Filippo Timi, celebre attore italiano, nei panni del protagonista  di “Favola. C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più”, al Teatro Franco Parenti di Milano dal 21 Marzo al 10 Aprile.
Autore e interprete della commedia horror  insieme a Lucia Mascino e Luca Pignagnoli, Filippo Timi rivisita il mondo delle fiabe in chiave gotica, volendo riscoprire l’eterno dualismo tra bene e male che da sempre si cela nel mondo fiabesco attraverso, però, il linguaggio del teatro contemporaneo.
“Il mio nuovo spettacolo” dice Timi, in un’intervista rilasciata al magazine Vogue Italia “è la storia di due donne degli anni Cinquanta che vivono la favola della loro vita. Sono entrambe felicemente sposate, benestanti, il loro è un mondo perfetto. Ma ecco che un colpo di scena, un inconfessabile segreto smonta le loro esistenze, le manda in pezzi. E proprio in quel momento le due protagoniste iniziano a scoprire chi sono realmente”.
Filippo non solo ha scritto la drammaturgia, tratta dall’omonimo romanzo di Stefano Massaron, ma si ritrova anche a recitare nei panni di una donna seducente, che lo ha costretto a dure sedute di ceretta su tutto il corpo, all’uso dei tacchi alti, trucco e parrucco. E’ Mrs Fairytale, ( in inglese significa “racconto fiabesco”, ovvero favola) la quale si presenta, dapprima, come un angelo, una creatura dall’aspetto incantevole, disposta ad aiutare i più diseredati, ma che poi si rivela un terribile mostro che afferma che in questa vita non bisogna fidarsi né delle apparenze né delle fiabe. La morale? “Solo quando accetti te stesso puoi trovare l’amore sincero”. Un’opera al confine tra la commedia e il sogno.

L. B.