Circondati da tesori ignorati

siti archeologiciCIVITAVECCHIA – Durante la costruzione di un impianto fotovoltaico di circa quaranta ettari sui terreni della principessa Pallavicini a Montetosto, nei pressi dell’autostrada per Civitavecchia, è stata scoperta una strada che risale al periodo etrusco. La nuova via congiungeva Cerveteri al Porto di Pyrgi (Santa Severa) e alla sua area templare. Naturalmente e per fortuna i lavori per l’impianto fotovoltaico sono stati interrotti e i sopralluoghi degli archeologi e degli storici sono invece iniziati. Questo è un ritrovamento importante per la valorizzazione del nostro comprensorio, perché, oltre a sottolineare l’importanza storica del porto di Pyrgi, accredita maggiormente la recente partecipazione di Cerveteri e Tarquinia al primo Salone mondiale dedicato alle città e ai siti riconosciuti dall’Unesco, manifestazione internazionale che si terrà ad Assisi dal 19 al 21 novembre 2010. Cerveteri e Tarquinia rappresentano un Sito Unesco etrusco unico al mondo, un patrimonio mondiale dell’Umanità che non teme confronti per la sua unicità ed estensione, ma che, per continuare a crescere e a preservarsi, ha bisogno di più riconoscimenti, visibilità, partecipazione e valorizzazione. Sembra paradossale che un territorio ricco di storia come il nostro abbia in realtà bisogno di nuove forze che possano rilanciare il turismo per migliorare l’economia locale. La partecipazione al workshop di Assisi nasce, infatti, anche come segno di ripresa e recupero rispetto alla provocatoria campagna a favore della Necropoli del paese, che, a detta dei cittadini, è quasi del tutto abbandonata nonostante sia patrimonio dell’Unesco. Impossibile non notare i volantini e cartelloni pubblicitari che hanno invaso le nostre città recando la scritta: “Cercasi turisti disperatamente”, grido di aiuto lanciato alle istituzioni, ma partito dai cittadini, per non sprecare i beni di inestimabile valore che abbiamo la fortuna di possedere, e per impiegare forze, denaro, idee, ma soprattutto la volontà, per valorizzare al massimo il nostro potenziale e non rischiare di rovinare, distruggere e dimenticare i resti più importanti al mondo di una fetta di storia misteriosa e affascinante come quella degli etruschi.
Che le aree archeologiche italiane soffrano per la scarsità di fondi, per la carenza di personale, per il cappio della burocrazia, per il degrado dovuto all’incuria e per il vandalismo è indubbio, e tutti ne sono consapevoli, dai cittadini alle istituzioni, salvo poi meravigliarsi quando accada che crolli la casa del gladiatore a Pompei, fatto recentissimo. In quel momento la colpa è delle piogge, del sindaco, dei vandali, “Vergogna”- grida addolorato il Presidente Napolitano, “Sono stato lasciato solo”,  si giustifica il responsabile del sito. E appena si inizia a grattare sotto la superficie, emerge un continente sommerso di imbrogli, intrighi, interessi, violazioni, accordi accomodanti, imperizie fatali, noncuranza esasperata, soluzioni per evitare l’inevitabile studiate, ma mai messe in atto, e chi più ne ha più ne metta.
Per evitare che la prossima volta i riflettori si accendano a casa nostra, sulla scia dell’ottima iniziativa del Salone di Assisi e delle interessanti proposte della sezione di Cerveteri del Gruppo Archeologico Romano, come “adotta una tomba”, cerchiamo di aprire gli occhi e di accorgerci della fortuna che abbiamo a vivere circondati da tanta storia e bellezza artistica, magari partendo dall’evitare che una esposizione viterbese sul mondo degli etruschi debba debuttare a Bruxelles, per poi continuare ad Amsterdam e a Stoccolma per guadagnarsi la visibilità meritata, come sta accadendo all’esposizione di Alessandro Barelli, responsabile dell’Associazione Historia di Viterbo e ideatore di un percorso multimediale che alterna video a immagini tridimensionali capaci di contestualizzare reperti autentici provenienti da musei di tutta Europa per portare gli etruschi tra la gente. Ma non sarebbe meglio portare la gente tra gli Etruschi? La mostra purtroppo non arriverà mai da noi, ma Barelli ha annunciato che presto avremo sul territorio 15 installazioni multimediali, magari possiamo iniziare da qui.