CineTeatro Buonarroti, quando ritorna la vera cultura

CIVITAVECCHIA – Non sono molte quelle perle perfettamente funzionanti che come città possiamo vantarci di possedere ma il CineTeatro Buonarroti è una di queste. Che sia per veri cinefili o solo per trascorrere una piacevole serata guardando un buon film, la sala Buonarroti è il luogo adatto per alienarci dalle imprese della vita quotidiana e concederci uno spazio immaginifico, atto ad arricchire quel nostro intimo serbatoio artistico che spesso dimentichiamo di rimpinguare.
A spiegarci ulteriormente il valore che questa ormai istituzione culturale civitavecchiese rappresenta per la città è Claudio Storani, il responsabile della programmazione.

Il cinema Buonarroti è stato chiuso per molto tempo: come mai?

“Venti anni fa la sala ha chiuso per motivi legati ad una nuova normativa sulla sicurezza: negli anni novanta infatti venne stipulato un protocollo specifico che prescriveva una certa fattura delle poltrone, una ben precisa disposizione delle uscite di sicurezza e altri accorgimenti che hanno costretto la sala a chiudere. Poi tre anni fa, noi come associazione ‘Racconti di città’, siamo entrati in contatto con il parroco responsabile della struttura che ci ha permesso di riaprire il cinema”.

Dove si trova la sua sede e di cosa si occupa l’associazione “Racconti di città”?

“L’associazione è di Santa Marinella e noi ci occupiamo di ripristinare gli spazi cinematografici che hanno dovuto chiudere, come l’Arena Pincio o l’Arena Lucciola che abbiamo recuperato dal fallimento. E’ costituita da cinefili e professionisti del settore, anche persone che hanno dovuto fare esperienze di lavoro fuori dal territorio”.

Attualmente da chi è gestita la sala?

“Noi siamo i responsabili della programmazione, ma a gestire la struttura è l’ente maschile San Giovanni Bosco”.

Alla luce di un bilancio complessivo di questi due anni di attività quale sarebbe il responso? E come giudicheresti l’affluenza?

“L’esito di un bilancio sommario è ottimo: considerando di aver riaperto la sala senza alcun finanziamento pubblico, e aver dovuto constatare la dimunuzione del pubblico affezionato di una volta, siamo molto contenti del risultato ottenuto. Anche perchè in un comprensorio così vasto che va da Civitavecchia a Cerveteri o Ladispoli nessun cinema presenta una programmazione come la nostra, e il pubblico sembra apprezzare data l’affluenza considerevole, nonostante ci sia ancora del lavoro da fare nell’ambito della promozione e della comunicazione”.

Quali criteri utilizzate per discernere le pellicole da proiettare rispetto a quelle che escono progressivamente?

“Il cinema è la nostra passione da quando siamo piccoli e l’abbiamo coltivata fino ad ora; per questa ragione cerchiamo delle pellicole di qualità più che trasmettere il fenomeno mediatico del momento. Non proiettiamo mai a scatola chiusa, guardiamo sempre i film prima di inserirli nella programmazione, anche perchè è attraverso la qualità che avviene la fidelizzazione dello spettatore”

Il nome ufficiale è “CineTeatro”: perchè anche il teatro? Quali iniziative ospitate oltre alla proiezione dei film?

“Teatro perchè ospitiamo anche compagnie teatrali amatoriali, quelle di danza, principalmente per mantenere quella qualifica di teatro legata al nome “Buonarroti” che vi è sempre stata, anche se ora è divenuta molto più frequente la proiezione cinematografica rispetto all’esibizione teatrale”.

Organizzate dei cineclub o delle rassegne settimanali?

“Sì, al momento della riapertura abbiamo anche ripreso quello che era il Cineclub 21 con il nome di ‘Nuovo Cineclub 21’ ed è un’attività a cui teniamo particolarmente in quanto spesso organizziamo degli incontri con i registi dei film proposti, o presentiamo dei grandi classici del cinema. Quest’anno, inoltre, per venire incontro alle esigenze dei nostri spettatori, oltre all’appuntamento fisso del giovedì abbiamo aggiunto uno spettacolo del cineclub anche il weekend.”

Avete in mente dei progetti particolari per il 2016?

“Sì, come ogni anno organizziamo delle rassegne per le scuole in cui ogni indirizzo avrà la possibilità di assistere a degli incontri con il settore cinematografico specifico che lo riguarda. Gli studenti del Marconi ad esempio incontreranno i montatori o coloro che si occupano degli effetti speciali, mentre all’orientamento didattico del liceo artistico è riservato un colloquio con i costumisti e gli scenografi e così via. Vi saranno poi altri eventi legati a determinate uscite cinematografiche come quello organizzato lo scorso anno in occasione della presentazione del documentario riguardante una mostra londinese dedicata a David Bowie. E’ stato interessante osservare la trasversalità del pubblico; l’iniziativa, peraltro molto seguita, ci ha dato parecchie soddisfazioni. Una delle nostre caratteristiche è poi quella di far conoscere i protagonisti della cinematografia italiana, per questo continueremo ad allestire degli incontri con i registi quanto più possibile, anche per incrementare l’affluenza in quanto il cinema rappresenta un antidoto efficace per molte depressioni sociali che stiamo vivendo nella nostra città.”

A conclusione della nostra chiacchierata si è aggiunto anche il contributo di Emanuele Arena, un nuovo collaboratore del cinema, intervenuto per chiarire l’aspetto sociale, pubblicitario e comunicativo di cui ha iniziato recentemente ad occuparsi.

Come sei arrivato ad essere il curatore del sito?

“Mi sono proposto io poichè ritenevo che vi fosse bisogno di una personalità che se ne occupasse. Il sito esisteva già ma era poco diffuso, non veniva aggiornato e non compariva neanche tra i risultati di google con ‘sala buonarroti’ come chiave di ricerca.”

Ora invece ogni quanto viene aggiornato?

“Al momento viene aggiornato due volte a settimana per l’aggiunta dei film e l’aggiornamento consiste sia nell’invio gratuito di newsletter sia nell’archiviazione dei film passati.”

Oltre al sito sono presenti anche delle pagine sui social network?

“Sì, la piattaforma più seguita rimane infatti quella di Facebook, divenuta pagina da singolo profilo, correttamente e visibilmente collegata al sito e alle sue attività. Sicuramente è di più facile accesso, ma la completezza della programmazione fa del sito il metodo migliore per ricevere informazioni sulla Sala Buonarroti.”

Giordana Neri