Attenzione, l’hacker è in agguato!

Navigando in internet il computer viene messo a rischio. Si pensa che internet sia un luogo sicuro e che si è irraggiungibili; ma in realtà non si può scappare agli hacker, loro hanno un potere immenso, possono controllare ed accedere ad ogni computer. Ciò gli permette di riuscire a controllare anche uno Stato. Sul web i rischi in cui possiamo incorrere sono molti: scaricare dei virus, pubblicare immagini o informazioni personali: in questo modo l’hacker riesce ad entrare nel nostro computer rubando informazioni private. C’è poi il rischio più grande per noi giovani: mettere a disposizioni dei pedofili informazioni che ci riguardano.
Alcuni hacker si definiscono dei “matti” che vogliono solo entrare nei computer altrui con sfide sempre più ardue, aggirando i sistemi di sicurezza senza lasciare traccia. Altri ritengono invece di lavorare per far circolare la libera informazione, perché pensano che l’uomo deve venire a conoscenza dei “lati oscuri” dei grandi siti.
Quando si parla di questo argomento bisogna fare una necessaria distinzione tra “hacker” e “lamer”. Il “lamer” è un aspirante hacker che si ritiene tale già quando l’unica cosa che è in grado di fare è rintracciare l’indirizzo ip di qualche utente e, al massimo, metterlo in “boot”. L’hacker sa fare molte più cose e non trascorre la maggior parte del tempo a minacciare gli utenti; al contrario del lamer ma va subito al “sodo”. Un’altra distinzione che bisogna fare è quella dei “cappucci bianchi” e dei “cappucci neri”: i primi sono hacker che hanno deciso di mettere le proprie doti a disposizione delle industrie per evitare attacchi, evidenziando dove è carente o assente la protezione del sistema; il loro lavoro, dunque, è principalmente quello di aggirare i loro sistemi di sicurezza; invece i cappucci neri sono hacker che lavorano all’oscuro della società rubando informazioni e modificando siti.
Tutte queste attività sono legali? Certamente no e occorre stare molto attenti. La legge italiana punisce infatti severamente i reati commessi via web e la pena può variare fino a 8 anni, con multe che arrivano fino a €5100. I reati che si possono commettere, e le relative pene, sono:

Frode informatica, con pena che può variare da 1 a 5 anni di reclusione più una multa da 309 a €1549.

Diffusione di virus, con una pena di un anno di reclusione e una multa che può arrivare a €5164.
Accesso abusivo ad un sistema, con una pena che può variare da 1 a 5 anni di reclusione.

Rivelazione di documenti segreti, con una pena di 3 anni di reclusione e una multa che può variare da 106 a €516.

In questo ambito diventa allora molto importante proteggere dai virus il proprio computer. Per farlo basta basta seguire delle semplici regole, ad esempio avere un buon antivirus che si aggiorna spesso, evitare l’accesso a siti pericolosi e aggiornare sempre il sistema operativo.

 

Daniele Migliorati, Manolo Vergini, Vincenzo Di Renzo, Riccardo Pasquali