Anguilla in via d’estinzione? Se ne parla ad Anguillara

anguillaANGUILLARA – Di loro si occupò anche Aristotele nell’Historia de Animalibus, ma le anguille, protagoniste di un incredibile viaggio riproduttivo di migliaia di miglia che origina dal Mar dei Sargassi, restano oggi animali sui quali approfondire la conoscenza.
Quello è certo è che si moltiplicano le denunce per la riduzione del numero di esemplari dovute ad una pesca incontrollata oltre che a fenomeni di inquinamento delle acque interne (nel lago di Garda ad esempio si è registrato uno stop alla pesca per contaminazioni da diossina) tanto che le anguille sono ritenute oggi una specie in via di estinzione, oggetto di attenzione da parte del Regolamento Europeo del Consiglio n. 1100/2007 per la tutela e lo sfruttamento sostenibile.
Per fare il punto sulla situazione su uno dei prodotti di maggiore rilevanza del lago di Bracciano, l’Associazione Culturale Sabate promuove per domenica 30 settembre alle ore 16.30 al Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare di Anguillara Sabazia l’incontro informativo “Anguilla, animale in via di estinzione” nel corso del quale tutti i dubbi sull’Anguilla Anguilla, nome della specie europea, saranno svelati da Giuseppe Moccia, biologo dell’Ufficio Pesca della Provincia di Roma, ente che ha la competenza sulle acque interne.
Una delle strade percorribili resta quella della fecondazione artificiale. In tal senso si mostrano positivi gli esperimenti effettuati dal Centro Ricerche marine di Cesenatico. Ma anche la Provincia di Roma, in zona, gestisce un proprio incubatorio ittico il cui funzionamento verrà spiegato nel dettaglio dal biologo Moccia che se ne occupa in prima persona. Tra le insidie per la specie anche la pesca di esemplari sottodimensionati. Fenomeno che si cerca di contrastare con vari mezzi. Dai divieti di legge alla promozione di presidi Slow Food tra i quali quello che dell’Anguilla dei laghi della Tuscia L’obiettivo del progetto Slow Food è quello di limitare la pesca sui laghi alle sole anguille argentine (derivante dal cambio di livrea che diventa prevalentemente bianco, o meglio argentino delle anguille giunte a maturità). Il Presidio dell’Anguilla dei laghi della Tuscia vuole anche garantire la giusta remunerazione ai pescatori per il prodotto fresco.
L’incontro che vuole dimostrare la vicinanza dell’associazione Culturale Sabate a tutte le tematiche riguardanti la pesca lacustre, risorsa tradizionale del luogo da valorizzare al meglio, è inserita nel’ambito delle attività del ventennale di costituzione dell’Associazione.
Nel corso dell’incontro verrà fornito anche materiale informativo sul pescato lacustre.