CIVITAVECCHIA – La sala gremitissima fa pensare di essere alla prima di uno spettacolo attesissimo: in realtà i cittadini civitavecchiesi, fedeli abbonati al teatro cittadino, ne popolano la platea in trepidante attesa di conoscere quali saranno gli artisti, attori, danzatori e registi a calcare la scena nella prossima (piuttosto ricca) stagione. Una partecipazione calorosa e appassionata, insolita per una conferenza stampa di una stagione teatrale, non tanto inusuale per un teatro come il Traiano abituato per ogni nuova stagione ad una condivisione più che partecipata con il proprio pubblico, ad una sorta di azione collettiva. Una presentazione che poco sa di conferenza stampa, e molto di grande evento popolare, con tanto di generoso buffet offerto nel foyer. Ovviamente i ringraziamenti sono d’obbligo: ringraziamenti alla fondazione Cariciv, che ogni anno si occupa generosamente di finanziare un cartellone speciale a ingresso gratuito, a cui si aggiungono quelli del Sindaco all’assessore Vinaccia e al direttore artistico Quartullo per l’ottimo lavoro fatto nel concepire anche quest’anno – e ancora più di prima – una stagione di grande qualità. Una qualità che non pesa sulle spalle del Comune- ci tengono a ribadire lo stesso sindaco e l’assessore alla cultura –ma che si costruisce grazie ai proventi degli abbonamenti, dello sbigliettamento, del contributo della Provincia e dei vari sponsor privati. Indispensabile poi il contributo dell’Atcl, che nonostante i colpi della crisi ribadisce l’importanza di partecipare a un progetto culturale di tale portata per la città. Un teatro partecipato, il Traiano, con il maggior numero di abbonati – ovviamente le proporzioni vanno fatte tenendo conto della quantità di offerta sul territorio romano – di tutto il Lazio. E gli stessi fedeli abbonati potranno quest’anno godere di ben quattro cartelloni, tutti proposti attraverso formule piuttosto vantaggiose ed elastiche: si comincia con la tradizione, la grande stagione di prosa. Una stagione che, per la prima metà dell’anno, sarà caratterizzata dal vivace gusto partenopeo: si parte infatti con un recital di Massimo Ranieri accompagnato dal musicista civitavecchiese Massimiliano Rosati, si continua con l’esilarante “L’Astice al veleno” di e con Vincenzo Salemme, e si continua con il duo Venturiello/Tosca che ambientano nella Napoli borbonica il loro “Borghese Gentiluomo”. Si prosegue poi con il nostro Pino Quartullo, che porta in scena la sua trasposizione del film di Ettore Scola “Che ora è”, mentre il periodo natalizio sarà allietato dall’atmosfera da fiaba del musica Aladin. Grande divertimento con il duo Enzo Iacchetti/Giobbe Covatta con “Niente progetti per il futuro”, la coppia Emilio Solfrizzi/Lunetta Savino con “Due di noi” e il nuovo spettacolo di Maurizio Battista. Per gli amanti dei classici poi, Alessandro Preziosi sarà il Cyrano di Bergerac, mentre Umberto Orsini un dissacrante Hitler nel brechtiano “Arturo UI” per la regia di Claudio Longhi. La stagione ufficiale si chiude con un grande ritorno, dopo il successo ottenuto dello scorso anno tra le nuove creatività: il “Ben Hur” del duo Triestino-Pistoia. L’attenzione alle nuove creatività, ovvero uno sguardo sulla nuova ricerca teatrale, procede anche quest’anno con un cartellone fin troppo eterogeneo che va da Elio Germano a Elio e basta (senza le storie Tese), dai comici Lillo e Greg al colossale Napoletango di Giancarlo Sepe, fino alle più “ardite” proposte, direttamente dalla ricerca “ufficiale”: il teatro di Emma Dante – questa volta alle prese con una Cenerentola dark – “Grimmless” del duo Ricci/Forte, “Che fine ha fatto Baby Jane?” del romagnolo Bolcioni e Luca de Bei. Fa sorridere vedere tra le nuove proposte dei veterani – e “prezzemolini “- come Alessandro Bergonzoni e Neri Marcorè, ma attribuiamo la scelta all’originalità del repertorio. La vera novità dell’anno sta’ poi nella stagione del teatro ragazzi, tutta dedicata ai più piccoli – ma non solo, se si pensa che molti degli spettacoli di questo cartellone sono realizzati dalle più interessanti compagnie italiane di ricerca. Bella sorpresa anche vedere una serie di proposte tutte dedicate alla danza, la cui importanza è sottolineata dalla delegata Maria Teresa Rubulotta come “la prova di un’attenzione unica in Italia per il settore”: sul palco del Traiano si alterneranno gruppi importanti come l’Ater Balletto, la Spellbound Dance Company e il Balletto di Roma, che realizzeranno anche dei laboratori gratuiti per gli allievi delle scuole di danza cittadine. Tra gli eventi promossi dalla Fondazione, accanto al tradizionale concerto di Capodanno, due opere: Carmen e Traviata. Si parte tra poco più di un mese con il Buccirosso del “Miracolo di Don Ciccillo”, regalo agli abbonati del teatro dopo i (troppi!) disguidi della scorsa stagione. Che si alzi il sipario!
Francesca Montanino