A scuola di storia a Castel Campanile

castel campanileCIVITAVECCHIA – Il “Progetto Castel Campanile”, che da alcuni anni sta impegnando i volontari dell’associazione Onlus, Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, con lo studio del sito medievale, la valorizzazione, la divulgazione tramite visite guidate, escursioni, e un’imminente pubblicazione, ha raggiunto un primo grande obbiettivo: la prima escursione didattica sull’antico sito, aperta ai ragazzi delle scuole; in questo caso le classi I B e II B Alberghiero e IA e IB Artistico, dell’ I.I.S. di   Viale Adige di Civitavecchia.
I 40 ragazzi, dopo una breve introduzione con pannelli didattici illustrati dalle due guide Gatc, presso il punto informativo al Casale del Castellaccio, hanno potuto assaporare una gradita colazione a base di crostate, torte artigianali e bibite, offerta dall’Azienda biologica agricola-zootecnica Casale del Castellaccio, a scopo propiziatorio, al modo degli etruschi, auspicando dato l’evento, la buona riuscita dell’iniziativa. In seguito l’allegro gruppo si è snodato lungo i sentieri di visita del sito archeologico: il suggestivo Colombaio (un ambiente rupestre adibito nel medioevo ad allevamento di volatili), la Rocca, la visita ad una delle 33 grotte abitazioni-stalle studiate e posizionate dall’ associazione, le due torri ancora perfettamente conservate, i resti murari della chiesa dell’abitato medievale e la collina oltre l’abitato, dove sorgeva la chiesa di San Lorenzo, appartenuta all’Ordine dei Cavalieri del Tempio.
Oltre alle presenze archeologiche, i ragazzi hanno potuto osservare anche le realtà agricole pastorali dell’azienda, con l’allevamento biologico di bovini, ovini e i simpatici e mansueti “asinelli dell’Amiata” e ammirare la bellezza paesaggistica del sito ricco di flora e fauna. Dalle tracce lasciate sul terreno si è potuto scoprire la presenza dell’istrice e della volpe, si sono fatti avvistamenti di aironi Cinerini e Guardabuoi, rapaci come la Poiana e il Nibbio, il tutto in un’atmosfera primaverile tra le fioriture di violette e pervinche.
Ma i ragazzi, soprattutto, hanno potuto “toccare con mano”, constatare, individuare dalla sommità della rupe abitativa del sito medievale, l’assurdità del famigerato “Progetto Rifiuti”, che destina la collina di Pizzo del Prete (distante da lì solo 200 metri) come una delle sedi di future discariche e inceneritori.
Come i “Mille”, i nostri “Quaranta” sono sbarcati a Castel Campanile, sotto l’insegna della cultura e sotto la bandiera del sapere per proteggere.
I 40, hanno aperto la strada ad altre centinaia di ragazzi, bambini, studenti di tutte le età, che faranno di questo meraviglioso luogo, uno dei siti archeologici più visitati del nostro bellissimo territorio.