CIVITAVECCHIA – Si intitola “Paese che vai, giornalismo che trovi” ed è l’ultima fatica letteraria di Damiano Celestini. A due anni dalla pubblicazione del romanzo giallo “Cronaca di un legame di sangue”, il giornalista civitavecchiese torna in libreria sempre grazie a Prospettiva Editrice. Questa volta, però, Celestini ha abbandonato delitti e indagini per concentrarsi sul mondo del giornalismo con un saggio.
L’obiettivo del libro è quello di analizzare nello specifico il mondo del giornalismo politico-economico italiano e straniero partendo dai tre modelli rintracciati dagli studiosi Daniel C. Hallin e Paolo Mancini: Mediterraneo o pluralista-polarizzato, Europeo centro-settentrionale o democratico–corporativo e Nord – atlantico o liberale. Un viaggio, quello intrapreso da Celestini, che si concentra sulla storia del rapporto tra giornalismo e potere economico-politico di sei paesi in particolare con i loro relativi quotidiani più importanti: Inghilterra (Daily Telegraph), Usa (New York Times), Italia (Repubblica e Corriere della Sera), Francia (Le Monde), Belgio (Le Soir), Germania (Frankfurter Allgemeine Zeitung).
A tutto questo si aggiungono le interviste a professionisti del calibro di: Salvatore Aloise (Le Monde), Antonello Caporale (Repubblica), Antonio Macaluso (Corriere della Sera), Furio Colombo e Tobias Piller (Frankfurter Allgemeine Zeitung). Interviste che hanno dato vita ad un interessante confronto tra professionisti su temi come il rapporto del giornalismo con il potere politico, il giornalismo economico e la televisione pubblica oltre ad un confronto tra informazione italiana ed estera.
Il libro sarà presentato sabato 24 settembre alle ore 18.45 alla Cittadella della Musica all’interno delle manifestazioni del festival “Un mare di lettere”. Sul palco, oltre all’autore, anche il giornalista Giuseppe Baccarelli e l’editore Andrea Giannasi.