Spedizione punitiva a San Liborio, la Polizia denuncia sei persone

CIVITAVECCHIA – Nell’ultimo week-end gli agenti del Commissariato di Civitavecchia, unitamente ai rinforzi della Questura e delle Specialità della Polizia di Stato – Ferroviaria e Polizia di Frontiera, hanno effettuato controlli mirati nei luoghi della movida, nella stazione ferroviaria, nel porto di Civitavecchia e negli altri comuni del litorale per garantire la sicurezza dei cittadini e dei titolari delle attività commerciali nonché verificare il rispetto del distanziamento sociale e dell’uso dei dispositivi di protezione individuale.

Complessivamente 230 persone le persone indentificate, 108 le autovetture e 22 gli esercizi commerciali.

Nella notte tra sabato e domenica, nel centro di Civitavecchia, un 23enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria poiché guidava la sua autovettura in evidente stato di ebrezza. Ad insospettire gli agenti della volante l’andatura del giovane che, all’1 di notte, percorreva via Tarquinia guidando a zig e zag. Oltre alla denuncia, al giovane veniva ritirata la patente di guida, mentre l’autovettura veniva sottoposta al fermo e affidata al padre.

Nel tardo pomeriggio di ieri invece, le volanti del Commissariato sono intervenute in zona San Liborio per la segnalazione di una violenta rissa in strada. Accorsi sul posto, gli agenti sono riusciti ad identificare una delle vittime e, grazie alle indicazioni da questi fornite, a rintracciare poco distanti alcuni degli autori che nel frattempo si erano dati alla fuga. Le immediate indagini degli agenti della squadra di polizia giudiziaria hanno permesso di ricostruire l’accaduto ed identificare tutti gli autori di quella che è stata una vera e propria spedizione punitiva. Ad organizzarla i componenti di una famiglia di Civitavecchia, compresi i più anziani genitori, già noti agli agenti per i loro precedenti penali, armati di bastoni, mazze da baseball e coltelli, ai danni di altre due persone, che volevano vendicare l’affronto subito da parte dei membri di altra famiglia rivale per motivi ancora in corso di accertamento. Solo grazie al pronto intervento dei vari equipaggi in servizio di controllo del territorio si riusciva ad evitare la peggio.

Al termine complessivamente sono state 6 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria per i reati di minaccia, percosse e porto abusivo di armi improprie. Gli agenti non hanno potuto procedere all’arresto degli indagati in quanto gli autori sono riusciti a dileguarsi nel momento dell’intervento. Tuttavia, oltre alla denuncia, nei loro confronti è scattata anche la proposta di misura di prevenzione del Questore, che prevede per gli autori di tale fatti il divieto di accesso a tutti i locali pubblici cittadini.