Se con i rifiuti si differenziano anche le regole…

cassonetti rifiutiCIVITAVECCHIA – Difficile fare la raccolta differenziata se le regole vengono rispettate da pochi e intorno a te prevale lo scarso senso civico. Il risultato può essere quello che racconta un cittadino del centro storico riferendosi ad un locale in via Zara, nel Ghetto, il quale ha ricevuto per ordinanza i cassonetti per la selezione dei rifiuti. Cosa che non è sembrata vera a qualche famiglia poco educata e civile, residente nei paraggi, che non ha perso tempo ad utilizzarli impropriamente per conferirvi i propri rifiuti, ovviamente in modo assolutamente indifferenziato. Così il commerciante di via Zara ha pensato bene di spostare i contenitori da via Oberdan a via Cadorna, sotto le finestre di altri condomini, risolvendo per le spicciole il suo problema e scaricandolo su altre persone.
“Da come hanno detto gli operatori di Hcs sia al sottoscritto che al ristoratore – racconta il cittadino che denuncia la vicenda – i cassonetti non si possono spostare. Questa storia va avanti da circa una settimana e benchè Hcs sia stata avvisata sia telefonicamente venerdì sia sabato mattina dal sottoscritto che ha portato sul posto gli operatori di cui sopra, i quali dopo aver contattato la sede, hanno assicurato che sarebbe venuto un responsabile di più alto grado per discutere il problema, ieri sera, domenica 2 ottobre, i cassonetti erano strapieni, sempre in via Cadorna, ma non in via Oberdan dove sarebbero dovuti stare. Il suddetto responsabile si è presentato o no? Ma esiste qualcuno in questa città dove ci si può rivolgere per far valere i propri diritti? Questa è l’ennesima prova che in questa città la lobby del commercio fa e farà sempre come gli pare, come se le tasse le pagassero soltanto loro. Infatti il ristoratore in oggetto ha detto che paga 4000 € all’anno di immondizia, ma di immondizia ne fa anche minimo 4 sacchi per sera, questa è una legge che vale per tutti: più sporchi e più paghi, più metri quadri hai e più paghi, non si deve scandalizzare per quanto paga; l’attività che ha aperto anche a danno dei residenti (per i disagi che arreca lui come tanti altri con i loro locali) lo fa guadagnare o no?”.