Roma, ennesima notte di tensione nel carcere minorile di Casal del Marmo

ROMA – Resta altissima tensione nel carcere minorile di Roma, a Casal del Marmo, dove nella notte tra venerdì e sabato scorsi è stata realizzata dalla frangia violenta dei detenuti una pericolosa rivolta. “Una situazione incandescente, l’ennesima, con buona pace di chi continua a nascondere la realtà dei fatti violenti che accadono periodicamente, mettendo la testa sotto la sabbia”, denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, con vari locali e celle detentive interamente distrutta dai rivoltosi, alcuni detenuti intossicati ed Agenti di Polizia Penitenziaria seriamente contusi dai ristretti in rivolta, armati per fronteggiare gli Agenti. “La situazione è molto grave”, denuncia Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del SAPPE. “Ci continuano ad arrivano dal carcere romano di Casal del Marmo segnali allarmanti di una crescente tensione, con i detenuti che, dopo aver dato fuoco a tante parti dell’Istituto penale per minorenni ed avere letteralmente sfasciato diversi locali dell’IPM nonché porte di ingresso, telecamere di video sorveglianza, finestre, vetri, tavoli e sedie, hanno appiccato di appiccare il fuoco in più punti dell’ambiente,tentando anche di incendiarne altri, ed hanno pesantemente minacciato e poi colpito gli Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio nelle sezioni detentive (a cui va la nostra vicinanza e solidarietà). La situazione è molto critica e sul posto era presente anche la direttrice dell’Ipm romano. Mi sembra evidente che c’è necessità di interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell’Amministrazione della Giustizia minorile, che assicurino l’ordine e la sicurezza in carcere a Casal del Marmo tutelando gli Agenti di Polizia Penitenziaria che vi prestano servizio. Ed è grave che non siano stati raccolti, nel corso del tempo, i segnali lanciati dal SAPPE sui costanti e continui focolai di tensione del carcere minorile romano, preferendo mettere la testa nella sabbia come gli struzzi”, conclude Somma.

Netta la denuncia di Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Continuiamo ad assistere, giorno dopo giorno, all’inesorabile implosione della situazione penitenziaria minorile: se non si assumono con urgenza quei provvedimenti che il SAPP chiede da anni, anche a tutela delle donne e degli uomini del Corpo, la situazione degenererà ulteriormente, e questo non è affatto tollerabile! Il personale di Polizia Penitenziaria dell’IPM di Casal del Marmo è ormai piombato nello sconforto più totale perché si sente abbandonato dagli vertici regionali e nazionali dell’Amministrazione della Giustizia minorile e dalle istituzioni!”.

“Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi dell’IPM di Roma: ma quest’ultimo episodio deve far riflettere i vertici dell’Amministrazione della Giustizia minorile. Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri per minori, affollate da adulti per una folle scelta politica e per questo siamo in balia di questi facinorosi. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali”, prosegue Capece. “Altro che stigmatizzare la gravità della situazione, come tentano di fare alcuni struzzi ”, conclude Capece: “questi che negano l’evidenza, che vorrebbero far passare questi criminali per poveri ragazzi che sbagliano, dovrebbero sentire sui loro visi i pugni, le sberle, gli sputi che prendono i nostri Agenti in servizio dai detenuti più violenti, dovrebbero vivere le violenze e la tensione continua che sono costretti a vivere ogni giorno. E poi ne parliamo…”