Pulizia “part time” in via Flavioni

cassonetti3CIVITAVECCHIA – Ancora sacche di degrado in città. Ed è nuovamente il quartiere “Faro” a dover essere bacchettato: questa volta il problema non riguarda le strade (altro assillo ancora da risolvere n.d.r.), ma i cassonetti di Via Francesco Flavioni. O, più precisamente, i cassonetti alla fine della via, dal lato che conduce all’Ospedale San Paolo: quelli all’inizio della strada, misteriosamente, sono perfetti, puliti e non rilasciano nessun cattivo odore. Invece, come ben visibile nella foto dell’articolo, ben tre contenitori per immondizia dall’altro lato della via non erano ancora stati svuotati dalla nettezza urbana a metà pomeriggio di ieri, quando sono state scattate le foto. A parere di alcuni residenti incontrati, la situazione si ripete ogni giorno: la spiegazione più semplice è che il camion che passa a fare il suo giro svuota solo i contenitori all’inizio della via, perché si trovano in posizione più comoda per essere scaricati tenendo fermo il mezzo su via Achille Montanucci, anziché addentrarsi nella piccola via Flavioni e dover, conseguentemente, allungare il giro.
Non solo; in questi cassonetti (come purtroppo in svariati altri della città) non è possibile fare la raccolta differenziata e, sempre a parere delle persone ascoltate, se anche la si volesse effettuare, sarebbe inutile dal momento che l’immondizia, quando viene svuotata dai veicoli di Etruria Servizi (come detto, con cadenza estremamente irregolare), viene rimescolata tutta insieme senza alcuna distinzione. Quanto di vero ci sia in quest’ultima affermazione non è al momento dimostrabile, in quanto si dovrebbe spiare il camion dell’immondizia, ma è un dato di fatto che i cassonetti sono sempre stracolmi e con i rifiuti decisamente non differenziati.
La responsabilità, dunque, è da suddividersi tra chi non lavora seriamente come dovrebbe, chi è incivile a prescindere dalla validità dei servizi erogati al cittadino e chi su tali questioni dovrebbe vigilare. Tuttavia, va anche spezzata una lancia a favore dei residenti nella via che, vedendo vani i fastidi generati in casa dall’eventuale raccolta differenziata, finiscono per adeguarsi allo stato brado in cui alcune zone della città versano. Questa è la logica naturale dell’abbassamento verso il basso del grado di “civiltà”, sentendosi il più “stupido” se ci si comporta come si deve. E fin troppo buone son le condizioni di questi cassonetti data la situazione di mancanza del servizio e del controllo su tale prestazione d’opera.
Ora, bisogna evidenziare come il problema, se non sarà risolto nel migliore dei modi, diverrà più fastidioso con l’arrivo del caldo. Auspichiamo che quanto denunciato possa produrre qualche effetto.