Musica al Pirgo fuorilegge, lo certifica l’Arpa

pirgoCIVITAVECCHIA – Avevano ragione i residenti del Lungomare. La musica prodotta dalla discoteca “Pirgo Club”, che ha reso le loro notti insonni per oltre mezza estate, era veramente troppo alta. A certificarlo, senza ombra di dubbio, è stata l’Arpa Lazio, intervenuta lo scorso 5 agosto a rilevare i livelli di emissioni sonore sul lungomare. I risultati, trasmessi al Comune già a settembre ma divenuti pubblici in questi giorni, parlano chiaro: lo sforamento della musica accertata dai tecnici regionali è risultato consistentemente oltre i limiti di legge.  Rispetto al valore massimo di 55 decibel previsto nelle ore notturne per le zone centrali della città, infatti, l’Arpa ha certificato un valore assoluto di zona pari a 75,5 decibel.  In sostanza, lo sforamento dei limiti è stato del 50%. Ed il volume prodotto dalla discoteca, sempre come certifica l’Arpa Lazio, ha reso impossibile la rilevazione dei livelli sonori di un altro locale attenzionato, in quanto “la musica proveniente dal Pirgo Club sovrastava tutto l’altro rumore proveniente dalle altre attività”. Questo per specificare come il valore di 75 decibel non era il risultato complessivo di più emissioni sonore di differenti attività rumorose posizionate vicine tra loro, ma esclusivamente della discoteca sulla spiaggia. E a certificare ulteriormente l’eccessivo volume della musica, e le conseguenze dannose per i residenti, figurano le rilevazioni effettuate dall’Arpa “a finestra chiusa” da un appartamento che si affaccia sul lungomare: anche con i vetri chiusi, infatti, la musica è risultata oltre i limiti di legge. Viene da chiedersi allora, considerate le ripetute denunce dei residenti, le richieste di intervento e i tanti appelli alla tutela della loro salute rivolti al Primo cittadino, come mai, di fronte ad una situazione di così manifesta irregolarità, il Sindaco Moscherini, firmatario dell’ordinanza autorizzativa al gestore del Pirgo Club e primo responsabile della salute pubblica, non sia mai intervenuto per porre un limite a questo palese abuso.