“Mia suocera, trasferita in Medicina senza riuscire ad avere informazioni”

CIVITAVECCHIA – Salgono i numeri dei positivi sul nostro territorio e sale anche la preoccupazione dei parenti che hanno familiari ricoverati nelle due strutture Madonna del Rosario e Ospedale San Paolo dove, come dichiarato dal Sindaco Ernesto Tedesco si sono sviluppati due focolai Covid-19. Sono tante le famiglie coinvolte in queste situazioni surreali che stanno vivendo momenti tragici.

Parliamo con T. B., che ieri sulla sua pagina Facebook ha lanciato un disperato appello per la suocera ricoverata all’Ospedale San Paolo.

Quando e perché tua suocera è stata ricoverata?

“E’ stata portata per la prima volta al Pronto soccorso di Civitavecchia il 2 Marzo, con il 118 per problemi legati alla sua patologia, è una cardiopatica. E’ stata tenuta 24 ore, quando dopo molte ore mio marito è riuscita a vederla era in dimissione perché il problema era rientrato. Due giorni dopo stava nuovamente male ma non è voluta tornare in Ospedale fino a quando il 10 Marzo si è aggravata. E’ stata riportata al Pronto soccorso di Civitavecchia ed è stata subito messa in isolamento. L’unico contatto era provare a telefonare ma è stato praticamente impossibile. Ci siamo recati lì, ci hanno detto che stava bene”.

Cosa è successo dopo?

“E’ stata fino a Venerdì 13 al Pronto soccorso, una volta ricevuto l’esito negativo del tampone che le era stato fatto, il pomeriggio è stata trasferita nel reparto week surgery. Mio marito l’ha vista la sera per pochi minuti e dal giorno dopo era stata nuovamente messa in isolamento. Ci hanno comunicato dal reparto che assolutamente non potevamo vederla. Parliamo di una donna di 90 anni. Non siamo riusciti a parlare con il medico ma le infermiere ci hanno rassicurato che stava bene. Le è stato fatto un secondo tampone credo il venerdì sera o il sabato mattina e solo il mercoledì successivo abbiamo saputo che anche il secondo test era negativo. Non siamo mai riusciti a parlare con i medici e tutto quello che abbiamo saputo ce l’hanno detto gli infermieri. Ieri ci è stato comunicato che è stata trasferita a medicina”.

Perché l’hanno trasferita a medicina?

“All’inizio non lo abbiamo capito anche perché due tamponi erano risultati negativi e sappiamo che medicina è il reparto dell’ospedale che ha casi positivi tra personale e degenti. Oggi ho saputo, riuscendo a parlare con qualcuno in ospedale, che la decisione è stata presa dal medico del reparto perché mia suocera aveva una leggera febbricola. Tra questa sera e domani le faranno un terzo tampone e poi, se i tempi sono gli stessi, tra 3-4 giorni avremo i risultati”.

Abbiamo visto che hai fatto un post su Facebook dove hai denunciato pubblicamente quello che sta succedendo a tua suocera.

“Sì perché abbiamo saputo del suo trasferimento in medicina solo successivamente, nessuno ci aveva informato della decisione. Sappiamo purtroppo la situazione di quel reparto dove tra degenti e personale molti si sono contagiati e non riuscivamo a capire il perché portare una donna di 90 anni negativa a due tamponi proprio lì. Mi hanno assicurato che il personale presta la massima attenzione ma la paura è tanta, anche perché è una persona con problemi seri di salute. Non l’abbiamo più vista e non sappiamo più quali siano le sue condizioni. Non sappiamo se, in caso di risultato negativo, lei sia comunque in grado di ritornare a casa. Solo dopo aver fatto tanto rumore su Facebook siamo riusciti ad avere un contatto per le informazioni mediche, questo è assurdo. Non possiamo far altro che aspettare il risultato del nuovo tampone”.

 

Roberta Piroli