SANTA MARINELLA – Menu primavera: cotto più Coca Cola in bottiglia da 500 ml e Menu Tramezzino: prosciutto più Coca Cola in bottiglia da 500 ml a 88, 88 euro l’uno. Così recita il tabellone prezzi di un noto bar della Perla del Tirreno (qui in foto). Si tratta ovviamente di quei tabelloni preimpostati con questa cifra poiché da completare manualmente annerendo le parti bianche necessarie a far apparire l’importo esatto dell’offerta. L’otto così stampato può infatti essere trasformato in qualunque numero, ci vuole solo un proprietario prodigo nell’annerire le parti dovute. In questo bar però non è accaduto. Dimenticanza? Probabile. A causa del caldo, l’elevato numero di villeggianti e la fretta può essere sfuggito. Fa comunque specie vedere un cartellone messo appositamente fuori dal locale per invogliare le persone ad entrare, approfittare dell’offerta vantaggiosa e del menu convenienza, con una tale cifra in così bella mostra. Si pensa subito all’errore poiché un panino non può costare 88, 88 euro ma, non essendoci la cifra chiara, è pur vero che finché non entri e ordini, non saprai mai quanto costerà quel panino o quel tramezzino. E quel menu potrebbe non costare in modo uguale per tutti. Sono di pubblico dominio i casi in cui nei ristoranti della capitale i turisti si trovano a ricevere un trattamento diverso rispetto ai clienti abituali, così come è noto anche che a Santa Marinella d’estate i prezzi raddoppiano. Che senso ha allora quel cartello? E’ noto che per legge i Pubblici Esercizi devono esporre in modo chiaro e leggibile, sia all’interno che all’esterno, la cartellonistica e le autorizzazioni varie previste dalla normativa vigente. Nello specifico, tra le altre cose, è obbligatorio esporre il listino prezzi indicante il costo delle consumazioni e i servizi offerti, nonché eventuali maggiorazioni. E come ha commentato la svista un anziano signore che passeggiava lì davanti: “Se un panino costa 88 euro, oggi conviene mangià l’aragosta!”.
Francesca Ivol