Mensa scolastica, il vademecum su quanto e come pagare

mensa scolasticaCIVITAVECCHIA – Il Comune organizza, in base alle richieste pervenute, il Servizio di Mensa per l’anno scolastico 2011/2012, nel rispetto del regolamento approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n° 68 del 29/06/2009.
Il servizio mensa avrà inizio il 03 ottobre 2011 e terminerà nell’anno 2012 in concomitanza con la fine delle lezioni della scuola dell’obbligo. Gli utenti della scuola materna possono chiedere la proroga del servizio fino al 30 giugno previa integrazione al pagamento (art. 8 regolamento).
Il contributo a carico dell’utenza è stabilito, come da delibera di Giunta n. 156 del  10/06/2011 secondo le seguenti fasce ISEE: da o euro a 10.000 euro (prima fascia, gratuito); da 10.000,01 euro a 20.000 euro (seconda fascia 3,17 euro a pasto); da 20.000,01 euro a 30.000 euro (terza fascia 4,17 euro a pasto); da 30.000,01 euro ed oltre (quarta fascia6.17 euro a pasto).
Pertanto il pagamento per l’intero anno scolastico 2011/2012, da corrispondere in due soluzioni pari al 50% cadauno dell’importo dovuto con scadenza  il 16 Settembre 2011 e 16 Dicembre 2011, per un importo totale  fissato come segue.
Tempo normale (5 giorni a settimana): prima fascia gratuito, seconda fascia 475,50 euro, terza fascia 625,50 euro, quarta fascia 925,50 euro; tempo prolungato (4 giorni a settimana: prima fascia gratuito, seconda fascia 380,40 euro, terza fascia 500,50 euro, quarta fascia 74,40 euro; tempo prolungato (3 giorni a settimana): prima fascia gratuito, seconda fascia 285,30 euro, terza fascia 375,30 euro, quarta fascia 555,30 euro; tempo prolungato (2 giorni a settimana): prima fascia gratuito, seconda fascia 190,20 euro, terza fascia 250,20 euro, quarta fascia 370,20 euro; tempo prolungato (1 giorno a settimana: prima fascia gratuito, seconda fascia 95,10 euro, terza fascia 125,10 euro, quarta fascia 185,10 euro. Sarà applicato uno sconto del 20% per ogni figlio, oltre il primo, iscritto al servizio mensa.
Tenuto conto che il Servizio di Mensa Scolastica è organizzato sulla base delle richieste pervenute, potranno fruire della mensa solo coloro che richiedono il servizio ed effettuano il dovuto versamento.
Lo schema di domanda è a disposizione presso gli uffici comunali del Diritto allo Studio, l’ufficio URP, nei siti www.civinet.net, www.comunecivitavecchia.it, e www.civitavecchiamense.it,  La domanda per richiedere il servizio, compilata in ogni sua parte e corredata dei documenti richiesti, dovrà essere presentata all’ufficio protocollo, presso la sede centrale di P.le Guglielmotti, 7, entro il 16 settembre 2011.
Alla  domanda  va  allegato: la dichiarazione ISEE riferita alla situazione reddituale e patrimoniale dell’intero nucleo familiare relativa all’anno 2010. Fanno parte del nucleo familiare tutti coloro che, anche non legati da vincoli di parentela, risultano nello stesso stato di famiglia anagrafica alla data di presentazione della domanda, nonché i soggetti a carico ai fini IRPEF, anche se componenti altra famiglia anagrafica. I coniugi, non legalmente separati, che hanno diversa residenza anagrafica fanno parte dello stesso nucleo familiare.
Il calcolo dell’attestazione ISEE è gratuito ed il cittadino può rivolgersi ad un qualsiasi centro di assistenza fiscale (CAF).
L’attestazione di avvenuto pagamento, effettuato tramite bollettino di c/c postale n° 51039006, intestato a Comune di Civitavecchia “ Servizio di Mensa Scolastica”, specificando il nome dell’alunno utente, la classe e la scuola frequentata.
Gli alunni affetti da allergie o intolleranze alimentari dovranno presentare certificato rilasciato dal medico allergologo.
Va inoltre, eventualmente specificata la richiesta di pasto alternativo per ragioni di culto;
L’Amministrazione potrà procedere ad effettuare idonei controlli, anche a campione, diretti ad accertare la veridicità delle dichiarazioni. L’Amministrazione potrà effettuare detti controlli sia direttamente che tramite collegamenti con l’Agenzia delle Entrate, il Catasto Nazionale, la Guardia di Finanza ed ogni altro ufficio o amministrazione competente.
Ferme restando le sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000, qualora dal controllo emerga la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni rese, l’Amministrazione Comunale agirà per il recupero delle somme non versate gravate dagli interessi legali.