CIVITAVECCHIA – Il tempo è stato clemente e ha regalato una bella giornata di sole ai volontari della Croce Rossa Italiana che sabato 28 febbraio si sono radunati al porto Riva di Traiano per dare il via ad una esercitazione intercomunale di protezione civile, alla quale hanno partecipato i comuni di Civitavecchia, Santa Marinella, Ladispoli, Cerveteri, Tolfa, Allumiere e Montalto di Castro. “Si è trattato di un’esercitazione molto complessa – ha riferito Fabio Napolitano, Presidente della Croce Rossa Italiana di Santa Severa presente all’evento in veste di coordinatore – perché sono trascorsi venti anni dall’ultima esercitazione di questo tipo. Al Porto dalle ore 8,30 alle 10,00 è stata allestita dai volontari della CRI una struttura capace di avere un’autonomia di sei ore, in cui poter gestire emergenze sanitarie fino a 40 pazienti, composta da un ospedale da campo, quattro tende e quattro ambulanze. Nel corso dell’esercitazione ci spiega che è stata fatta la seguente simulazione: numerosi eventi di dissesto idrogeologico, in un territorio che va da Ladispoli a Tarquinia, con molti feriti; l’elevato numero di pazienti ha costretto alla chiusura il pronto soccorso di Civitavecchia per sovraffollamento; alle ore 10,30 la Asl Rmf di Civitavecchia, considerato l’elevato numero di feriti provenienti dalle diverse località, richiede alla Croce Rossa l’installazione di una zona di accoglienza per 28 studenti evacuati dal liceo scientifico di S. Marinella, primo soccorso per sei pazienti gravi arrivati con ambulanza e una
zona di osservazione con 12 brandine e un’area coordinamento”.
Questo tipo di esercitazioni sono molto importanti, riferisce il Presidente, “perchè servono per amalgamare e addestrare il personale a tenersi pronti in caso di emergenza, testare i materiali, le comunicazioni radio, le procedure e tutto quello che serve in caso di necessità”. Si riferisce a un evento in particolare? “Alle alluvioni di settembre e novembre 2014 che si sono abbattute sul litorale laziale di S. Marinella, Ladispoli e Cerveteri causando lo straripamento di due torrenti e il conseguente allagamento di numerosi appartamenti, scantinati e negozi. In quei tre giorni di calamità, la CRI ha effettuato 15 interventi fra assistenza ai vigili del fuoco, ai cittadini in difficoltà e varie ospedalizzazioni. Proprio per far fronte a eventi come questi, di particolare gravità a causa dell’estensione territoriale – conclude Napolitano – che si è pensato di realizzare questa esercitazione in grande stile per migliorare il coordinamento fra tutti i comuni coinvolti”.
A conclusione dell’intervista è sopraggiunto Valentino Arillo, il Coordinatore unità di crisi della Protezione civile del comune di Civitavecchia spiegandoci l’importanza di questa particolare esercitazione: “Alla presenza del Vice Prefetto Dr. Tedeschi – ha spiegato – il centro operativo comunale si è trasformato da centro intercomunale a centro operativo misto considerata la vastità dell’area interessata. Sicuramente a partire da questo evento sarà possibile avere sull’area nord di Roma, una colonna mobile di soccorso, formata dal volontariato, la protezione civile e soccorso sanitario, pronto a partire per interventi sia sull’area a nord di Roma ma anche in ausilio alla capitale nonché delle regioni limitrofe.”