L’ira dei pendolari: binari occupati a Ladispoli e traffico in tilt

protesta pendolariCIVITAVECCHIA – Alla fine il tappo è saltato. Tanta, davvero troppa la rabbia accumulata dai pendolari per il pessimo servizio offerto da Trenitalia. E questa mattina la frustrazione e lo stress si sono tramutati in rivolta con tanto di binari occupati. Ad accendere la miccia l’arrivo alle 7.59 alla stazione di Civitavecchia, da Montalto, di un treno Leonardo di appena 4 carrozze al posto del solito Vivalto. Pochissime per le centinaia di pendolari che dovevano recarsi a Roma e che alla stazione di Marina di Cerveteri erano già costretti a stare in piedi nei corridoi. Esplosiva poi la situazione quando il convoglio è giunto a Ladispoli, con altre centinaia di pendolari impossibilitati a salire; e qui è partita la rivolta. Tutti giù dal treno e binari occupati. In centinaia si sono riversati nella stazione chiedendo a gran voce di parlare con i responsabili di Trenitalia per avere garanzie di un servizio migliore. Sul posto, avvisato della protesta, si è recato dopo poco il Sindaco Paliotta per dare sostegno alla protesta ma anche tentare di placare gli animi, mentre il traffico ferroviario da e per Roma si è paralizzato. Tutti i treni hanno cominciato ad accumulare ritardo imprecisato, dalle 2 alle 3 ore, mentre numerosi convogli sono stati direttamente soppressi.
Nel frattempo l’Assessore regionale alla Mobilità Francesco Lollobrigida ha provato a difendere l’impegno della Pisana diramando una nota stampa in cui afferma che “la Regione fa ogni sforzo per verificare che Trenitalia assicuri un servizio adeguato. Anche in questa occasione chiederemo conto di eventuali responsabilità o inadempienze. Purtroppo paghiamo rispetto al materiale rotabile disponibile le mancanze del passato”. “Sappiamo dei problemi che ci sono sulla Civitavecchia-Roma – continua l’assessore – E’ per questo che dal marzo scorso abbiamo chiesto a Trenitalia di attivare dei treni di rinforzo in partenza da Ladispoli negli orari critici, proprio per alleggerire il carico dei convogli in arrivo da Civitavecchia. I treni dovevano partire dal 2 maggio, ma Trenitalia, pur avendo assicurato la fattibilità del servizio, ancora non ha ottemperato alla nostra richiesta. Per quanto riguarda il parco treni, quello che ci è stato lasciato in eredità – spiega Lollobrigida – è per gran parte vecchio. I primi nuovi treni arriveranno a fine 2011. Purtroppo per avere un treno nuovo da quando si stanziano le risorse per acquistarlo ci vogliono circa tre anni. Noi governiamo da uno”.  “Proprio ieri – continua l’assessore – in un incontro con l’ing. Moretti, i presidenti delle Regioni del centro Italia e il ministro Matteoli, presso il ministero delle Infrastrutture, abbiamo avuto un confronto sulle necessità infrastrutturali, soprattutto con riferimento al necessario adeguamento del Tpl agli standard europei. Garantiremo ai comitati dei pendolari, come facciamo continuamente anche grazie all’Osservatorio appositamente costituito, un confronto trasparente con Trenitalia per cercare soluzioni rispetto all’emergenza e spiegare quanto stiamo facendo in termini strategici. Capiamo – conclude – l’esasperazione dei pendolari rispetto a imprevisti o servizi inadeguati ma vogliamo condannare con fermezza ogni forma di violenza nei confronti del personale e con esso tutte le forme di strumentalizzazione”.
Basteranno le sue parole e le sue giustificazioni a placare l’ira dei pendolari?