L’Unicef costretta a sgomberare la sede di via Giusti

tarantinoCIVITAVECCHIA – Doccia gelata questa mattina per i volontari dell’Unicef. L’Ufficio patrimonio del Comune ha infatti intimato all’associazione di volontariato cittadina di sgombrare entro 15 giorni  la sede di via Giusti, termine entro il quale, in caso contrario, lo sgombero dei locali sarà effettuato in modo coatto.  Le ragioni risiedono nella riscontrata “non agibilità” dei locali e nella necessità di provvedere alla loro messa in sicurezza. Costernata la referente locale Pina Tarantino, caduta letteralmente dalle nuvole di fronte all’inaspettata visita del Vigile urbano che stamane le ha notificato la lettera di Palazzo del Pincio. “Nessuno ci ha avvisato di nulla – afferma incredula – Non abbiamo avuto preavvisi di nessun tipo né comunicazioni informali da parte di qualche dirigente o assessore per avvisarci dell’imminente sgombero. Tra l’altro il sopralluogo a cui fa riferimento la lettera del Comune, in seguito al quale è stata riscontrata la non agibilità dei locali, posso dire che non c’è mai stato. Ma la cosa che più mi lascia allibita è che non ci viene messa a disposizione nessuna sede alternativa per poter continuare a svolgere la nostra attività. Dove metteremo tutto il nostro materiale che attualmente si trova in via Giusti? Ma soprattutto, come faremo senza una sede temporanea a portare avanti tutte le nostre iniziative a favore dei bambini? Non ho parole e non riesco a credere a come questa amministrazione possa essere così indifferente e cinica”. Il timore più grande che assale la Tarantino è tuttavia l’effettiva possibilità per i volontari locali dell’Unicef di tornare in via Giusti una volta che saranno stati ultimati i lavori di messa in sicurezza dei locali. “Se nessuno ci ha avvisati dell’imminente sgombero né ci ha messo a disposizione degli spazi alternativi – si chiede – chi ci assicura che torneremo in via Giusti? Non vorrei pensare che questo sgombero è il primo passo per estrometterci definitivamente da quella sede”. E insieme all’Unicef, entro 15 giorni, dovranno lasciare i locali di via Giusti anche i volontari del Telefono Rosa e dell’Avo.