Inaugurata la nuova sede del Centro di Salute Mentale

aslCIVITAVECCHIA – Alla presenza del Direttore Generale dott. Squarcione, e del Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dott. Sadun è stata inaugurata stamane la nuova sede del Centro di Salute Mentale di Civitavecchia.
Finalmente un riconoscimento importante, dopo anni di ‘disattenzione’ istituzionale, per pazienti, familiari ed operatori della salute mentale: questo il commento unanime degli intervenuti tra famigliari, operatori, autorità e rappresentanti della società civile e negli interventi dell’avv. Cacciaglia, presidente della Fondazione Cariciv e del dott. Iengo, noto professionista sanitario civitavecchiese .
La nuova struttura, che ha avuto la benedizione di Don Rinaldo , vicario del Vescovo, è, infatti, una realtà per certi versi sorprendente, considerato il panorama tradizionale delle sedi deputate alla cura dei disturbi psichici: spazi ampi e numerosi, assenza di barriere architettoniche, collocazione all’interno di un quartiere conosciuto ed accogliente del contesto urbano, dotazione di arredi e strumenti curati nei particolari, insomma condizioni che sembrano aprire la porta ad una reale possibilità di superare lo stigma che, da sempre, connota il disturbo mentale.
Numerose le attività che vi svolgono con impegno da parte di tutta l’equipe di operatori: consulenze, interventi risocializzanti,  collaborazione con altre istituzioni (scuole servizi sociali ospedalieri ambulatoriali) Psichiatria  individuale, familiare, di gruppo somministrazione farmaci, visite specialistiche ambulatoriali, colloqui psicologici, prima accoglienza, visite domiciliari, attività amministrative, attività epidemiologica.
“La modernizzazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro – si legge in una nota della Asl -permette di cogliere nettamente la professionalità degli operatori ed invia alla cittadinanza un messaggio chiaro di miglioramento della qualità dei servizi offerti e dell’attenzione dedicata, da parte della Dirigenza Aziendale, ad un settore della Sanità facilmente ghettizzato dall’intero sistema sociale nonostante un costante aumento della domanda da parte della cittadinanza di ricevere risposte adeguate ai problemi di salute psichica, sempre più evidenti, diffusi e pressanti. Il segnale è forte. La dignità della salute mentale e, quindi, della sofferenza psichica potrebbe partire da qui”.