Inaugurata “La Formica”, un nuovo centro di aiuto in città

CIVITAVECCHIA – E’ stata presentata questa mattina “La Formica”, la nuova struttura dell’Associazione Il Ponte, aperta in via Isonzo e volta a fornire servizi gratuiti a chiunque necessiti di ascolto ed aiuto. Presenti alla conferenza stampa il presidente dell’associazione Avv. Pietro Messina e Luigi Annibali, presidente della cooperativa sociale “Le ali del Ponte”.

“Questo nuovo centro verrà inaugurato sabato e servirà principalmente da centro d’accoglienza per i bisognosi – ha esordito Messina – È stata l’ultima volontà di Don Egidio Smacchia e sarà aperto a tutti i deboli, agli emarginati e ai tossicodipendenti, per quanto ci stiamo specializzando anche su altre dipendenze, quali la ludopatia e l’alcoldipendenza, piaghe per cui i nostri volontari si sono preparati molto in questi ultimi tempi”.

Riguardo alla struttura vera e propria, ha precisato poi che La Formica “si compone di due parti: una adibita a centro d’accoglienza vero e proprio ed un’altra adibita a hostel, con cinque alloggi e bagni privati. La prima parte sarà a sua volta divisa in due parti: un centro d’ascolto nella parte anteriore e una zona aperta ad altre attività nel salone, che possa accogliere a titolo gratuito anche anziani e bambini. Dell’hostel se ne occuperanno un direttore e due ragazze provenienti dal nostro programma Coccinella, rivolto alle ragazze-madri che, una volta terminato il loro percorso nella sede di Via Veneto, verranno qui per apprendere un mestiere che possa facilitarne il reinserimento socio-lavorativo”. “Ci tengo a ringraziare Giancarlo Cucilli che ha realizzato tutte le illustrazioni che adornano questa struttura – ha chiuso poi Messina – compresa la nostra insegna che verrà svelata nella mattinata di sabato. Già dalla prossima settimana saremo attivi, sempre in collaborazione con l’Asl, in base ad un principio di sussidiarietà per la città”.

Luigi Annibali, intervenuto in chiusura, ha invece fatto un breve excursus sulla nascita de La Formica: “L’idea è nata a Don Egidio durante un incontro con Papa Francesco, all’epoca appena eletto. Questa idea è stata la sua ultima volontà e per realizzarla abbiamo speso tutti i beni che avevamo, acquistando questa struttura in Via Isonzo che era ormai ridotta a un rudere. Dopo il restauro è rinata, così da poter offrire, tramite tutti i nostri volontari, servizi gratuiti per la città, per i deboli e gli emarginati”.

 

Patrizio Ruviglioni