Il treno dello scandalo: soldi buttati per vagoni semivuoti

trenoCIVITAVECCHIA – La foto rende probabilmente più di ogni altro commento. E non c’è testimonianza più eloquente per sconfessare chi ancora, tra l’Assessore regionale Lollobrigida e i suoi sostenitori locali evidentemente poco avvezzi all’uso del mezzo ferrato, continua a decantarci l’utilità del treno per i soli croceristi introdotto sulla tratta Roma-Civitavecchia. Treno assai gradito e utilizzato, sostengono loro, e utilissimo a decongestionare i convogli dei pendolari sovraffollati per la presenza contemporanea dei croceristi. Treno assai inutile, ribatte invece chi i problemi del pendolarismo li vive in prima persona e non per sentito dire, in quanto poco conveniente, poco utilizzato ed inserito in una fascia oraria che incide poco o nulla sul sovraffollamento mattutino dei pendolari. Il nostro sopralluogo effettuato ieri mattina conferma in pieno tutte e tre queste tesi, smentendo clamorosamente Lollobrigida e i suoi fan. Il treno diretto Roma-San Pietro riservato ai croceristi è certamente poco conveniente dal punto di vista economico: il biglietto di sola andata costa 10 euro, quello andata e ritorno 15, ed entrambi non consentono l’uso dei mezzi pubblici a Roma; tutto il contrario del Birg, il biglietto integrato regionale utilizzabile sui normali convogli, grazie al quale si può usufruire per l’intera giornata in modo illimitato anche di metro, autobus e tram nella capitale, il cui costo è di appena 9 euro. Per quale motivo allora un crocerista dovrebbe spendere 15 euro aggiungendoci poi il costo dei trasporti a Roma? Solo per risparmiare dieci minuti di viaggio? Per molti non ne vale la pena e il risultato è quello testimoniato da quest’altra foto: la maggioranza dei turisti attende sul primo binario la partenza del treno ordinario delle 9:40. (vedi seconda foto). stazione croceristi Fatto che conferma la seconda contestazione dei pendolari: il treno diretto riservato ai croceristi è poco utilizzato. Le foto parlano chiaro. Il convoglio è composto da 8 carrozze, su cui siamo saliti 5 minuti prima della partenza. Risultato: 3 erano completamente vuote (come quella della foto in questione), le altre cinque piene a metà o poco più. In sostanza si può dire che il treno viaggia a mezzo servizio, trasportando circa 300 persone rispetto alle 600 e passa che potrebbe contenere. Una spesa e un investimento convenienti? Difficile confermarlo.  Certo, va detto obiettivamente che anche 300 persone sottratte ai treni per i pendolari, nei giorni di massima presenza dei croceristi come ieri, sarebbero una gran bella agevolazione, ottenendo il salutare obiettivo di far viaggiare in condizioni migliori studenti e lavoratori del litorale che partono quotidianamente alla volta della Capitale. Ma questo in realtà non succede. Per il semplice motivo che il treno riservato ai croceristi parte alle 9:30, quando il flusso dei pendolari è ormai esaurito, essendo la fascia di punta compresa tra le 7 e le 9. Se l’obiettivo era decongestionare il traffico dei pendolari il treno in questione andava collocato in un orario diverso dalle 9:30 ed è lecito da chiedersi come mai nessun tecnico di Regione e Trenitalia si sia reso conto di un errore così clamoroso. A conferma di ciò il fatto che il primo treno in partenza dopo il diretto delle 9:30, ovvero il regionale delle 9:40, sfoltito dalla presenza dei pendolari e utilizzato da quei croceristi che hanno preferito l’utilità di un biglietto Birg, viaggia anch’esso a mezzo regime. In sostanza, anziché far partire due treni mezzi vuoti a distanza di dieci minuti, si potrebbe far partire un unico treno pieno. Con notevole risparmio di soldi per l’azienda. Ma questo gli scienziati della Regione e di Civitavecchia evidentemente non riescono a capirlo.

Marco Galice