CIVITAVECCHIA – I ragazzi dell’associazione civitavecchiese “Il Melograno”, con la collaborazione e supervisione del Corpo delle Guardie Zoofile di Civitavecchia, hanno vissuto una intensa ed emozionate giornata nell’ambito del Progetto “Vivere la Vita” esperienza resa possibile grazie al sostegno finanziario ricevuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. La giornata è iniziata di buon mattino con l’incontro tra alcuni ragazzi del Melograno ed i responsabili del corpo delle Guardie Zoofile, i quali hanno istruito a dovere i presenti sulle modalità e finalità del “pattugliamento” programmato per ispezionare le vie della nostra città. Forse non tutti sanno che le Guardie Zoofile svolgono una importantissima opera di prevenzione e repressione di abusi e comportamenti scorretti che talvolta avvengono nelle strade, parchi e litorali della nostra città. Il Capo Nucleo Maurizio Oliviero ha prima istruito i ragazzi per circa un’ora sulle finalità ispettive della giornata e cosa molto importante sull’atteggiamento che loro stessi in qualità di “guardie aggregate” avrebbero dovuto ottemperare nel rispetto delle finalità operative. Poi divisi in due squadre, sono usciti per le strade vestiti con la divisa ufficiale delle Guardie Zoofile ed armati di penna, blocchetto delle contravvenzioni e macchina fotografica; tutto materiale indispensabile per farsi riconoscere dai cittadini in qualità di agenti pronti ed attenti a segnalare, e se del caso, multare i comportamenti errati, come ad esempio portare il proprio cagnolino a passeggio e non pulire prontamente gli escrementi che l’animale stesso può lasciare sui marciapiedi. Altri esempi di comportamenti errati sono stati i “parcheggi selvaggi” da parte di automobilisti poco attenti e irrispettosi dei divieti di sosta, dei passi carrabili e dell’ostruzione delle rampe di accesso per i disabili, ai marciapiedi o agli attraversamenti pedonali.
Molti i cittadini che si sono mostrati entusiasti di questa forma di collaborazione “attiva” e non hanno lesinato elogi anche nei confronti del corpo specializzato, riconoscendo professionalità, amore, e impegno verso la propria città. Dal lato dei ragazzi, ha affermato il dottor Andrea Scorsolini, uno degli psicologi dell’associazione, dobbiamo dire che esperienze come queste sono fortemente motivanti e costituiscono il fondamento per consolidare, nei ragazzi affetti da disabilità, l’idea di sentirsi utili e responsabili avendo avuto modo di realizzare un’esperienza che li porta a vivere, in prima persona, la capacità reale di inserirsi in un contesto sociale senza essere visti come “diversi”.