Furto di identità… a lieto fine, grazie all’Mdc

cellulariCIVITAVECCHIA – Un furto di identità e, in un solo colpo, 400 euro che spariscono dal proprio conto bancario per l’acquisto di due telefonini da parte di un truffatore che ha usato i nostri documenti. E’ quanto accaduto ad un cittadino civitavecchiese che ha visto tuttavia concludersi felicemente la sua disavventura, grazie all’abilità del Movimento Difesa del Cittadino a cui si è rivolto per cercare di risolvere il guaio. A raccontare la sua storia a lieto fine sono proprio i rappresentanti locali dell’Mdc, soddisfatti per aver risolto una causa a sostegno di un consumatore non certo facile.
“Questo concittadino – raccontano – aveva acquistato un elettrodomestico a rate in un’altra città, fornendo quindi tutti i suoi documenti ed era tornato a Civitavecchia. Qualche tempo dopo riceve l’estratto conto e … amara sorpresa! Mancano oltre 400 euro dal suo conto, girate ad una compagnia telefonica. Lo stesso contatta la sua banca che gli conferma che erano stati presentati all’incasso dei Rid (Rimessa interbancaria diretta – rate insomma) per conto di questa compagnia di telefonia mobile e che erano stati pagati. Cosa era successo? Un truffatore, venuto non si sa come in possesso delle fotocopie dei documenti lasciati per la concessione del prestito rateale, aveva sottoscritto a nome del nostro concittadino dei contratti ‘telefono incluso’ per due telefonini di ultimissima generazione, e la compagnia telefonica, allo scadere della prima rata, aveva addebitato. Il consumatore, ovviamente, si reca in banca e blocca i Rid, e, dato che erano in giro dei malfattori in possesso dei suoi dati personali, chiude e riapre il conto al fine di cambiarne il numero, procedura che ci sentiamo di consigliare in casi come questi poiché, cambiando numero di conto, eventuali altri addebiti conseguenti a nuove azioni dei malfattori sarebbero stati automaticamente respinti. Una giornata persa in un fitto giro di telefonate e fax alle varie aziende le cui bollette erano domiciliate sul vecchio conto per comunicare il nuovo numero, e passaggio in Commissariato per il deposito della denuncia contro ignoti. Fatto tutto questo il cittadino ci contatta, si associa con le famose 25 euro, si siede nel nostro studio di via Apollodoro 82 e ci chiede: Ed ora i soldi?’”.Oltre 400 euro sono un bel colpo sul bilancio familiare in questi tempi di crisi, ma di quei soldi ne dovrebbe, a fil di legge, rispondere il truffatore che ha rubato l’identità. Se e quando lo stesso verrà scoperto dovrà infatti rispondere delle sue azioni e rifondere il danno ma, dando anche per assodato che il truffatore verrà trovato, considerando anche i tempi per giungere ad una condanna definitiva, quei soldi difficilmente sarebbero tornati rapidamente nel portafoglio del cittadino trufato.
“Ma non ci siamo arresi – proseguono I rappresentanti dell’Mdc – Ci siamo improvvisati ‘investigatori’ ed abbiamo ‘seguito i soldi. Ci siamo recati presso la banca del nostro socio ed abbiamo chiesto lo storno delle operazioni di addebito, ma essendo passato troppo tempo da quando erano stati prelevati, tale operazione è risultata impossibile. Ci siamo rivolti quindi alla compagnia telefonica che, giustamente, ha risposto di essere anche lei parte lesa, in quanto i due telefonini sarebbero stati pagati dalle rate seguenti, che oramai non riscuoteranno tanto facilmente, e che poteva solo bloccare i seguenti addebiti. A questo punto non restava che una cosa da fare: trattare! O, più precisamente, tentare una conciliazione. Forti degli accordi nazionali, e dei buoni rapporti con le aziende di telefonia, con cui dialoghiamo, tramite i nostri legali, quasi quotidianamente, abbiamo provato ad esprimere un concetto: 400 euro sono tantissime per una famiglia, due telefonini sono quasi nulla per una compagnia telefonica. Dopo lungo trattare, mediare, e grazie ai nostri conciliatori, siamo riusciti a convincere la compagnia telefonica ad un gesto commerciale: restituire le 400 euro al nostro socio prima della condanna dei colpevoli. Il nostro socio quindi, prima ancora della cattura del truffatore, è tornato in possesso dei suoi soldi. Si ringrazia la compagnia telefonica (che non citiamo per rispetto della clausola di riservatezza sottoscritta) per la disponibilità dimostrata. Ringraziamo, inoltre, l’Avvocato Simona Cavagnuolo, ed il Presidente di Mdc Civitavecchia Massimiliano Astarita per l’impegno profuso e per l’ottimo risultato raggiunto. L’ultimo ringraziamento – concludono -va al nostro socio per la fiducia accordata alla nostra associazione di consumatori e per averci consentito di rendere pubblica la sua vicenda.”