CIVITAVECCHIA – Dopo aver covato nei giorni scorsi, lanciando chiari segnali di fermento, la protesta degli studenti è esplosa quest’oggi prepotentemente anche a Civitavecchia. Una protesta come non si vedeva da tempo e ben studiata nella giornata di ieri, quando i rappresentanti d’istituto delle scuole superiori cittadine si sono incontrati decidendo in che modo organizzare la mobilitazione, scattata questa mattina. Prima un lungo e partecipato corteo cui hanno aderito praticamente tutti gli istituti superiori, partito dall’Istituto Baccelli in via Leopoli e culminato, dopo aver attraversato il centro cittadino, alla Marina, dove i ragazzi si sono riuniti in assemblea spontanea;poi il via all’occupazione di due scuole, il Baccelli e l’Ipsia Calamatta, dove la protesta sembra essere più incisiva. Sotto accusa, come hanno spiegato gli stessi studenti inscenando cori e slogan, i nuovi tagli all’istruzione inseriti nella Legge di Stabilità e il Disegno di legge Aprea che Pdl, Pd e Udc stanno sostenendo in questi giorni in Parlamento e che prevede l’ingresso dei privati negli organi collegiali delle scuole.
L’occupazione dell’Ipsia e del Baccelli si è comunque conclusa ne pomeriggio quando, d’accordo con le Forze dell’ordine e i dirigenti scolastici, i ragazzi hanno deciso di non restare negli istituti durante la notte ma di riprendere le loro proteste, con altre forme, a partire da domani mattina. Previste assemblee, blocco della didattica e autogestioni in quasi tutte le scuole superiori della città.