Denuncia di Gay Friendly: “Coppia omosessuale vittima di scritte offensive”

TEL AVIV, ISRAEL - JUNE 8: A lesbian couple hold hands during the annual Gay Pride rally, on June 8, 2007 Tel Aviv, Israel's most cosmopolitan city. Thousands of alternative lifestyle Israelis took advantage of the mild summer weather to celebrate sexual freedom amidst calls from Jewish, Muslim and Christian religious leaders to ban a similar rally in Jerusalem later this month. (Photo by David Silverman/Getty Images)

CIVITAVECCHIA – Un episodio di disgustosa discriminazione quello che ha visto vittime una coppia di ragazze omosessuali, la cui macchina è stata imbrattata con scritte volgari ed omofobe. A denunciare l’accaduto, nella giornata di oggi, l’associazione Gay Friendly, secondo cui il riprovevole episodio sarebbe accaduto a Civitavecchia in località Pantano.

Perentorie e di ferma censura le prime prese di posizione sulla vicenda, a cominciare da quella del Consigliere regionale Pd, Marietta Tidei: “Quanto è avvenuto va condannato con fermezza – le sue parole – Mi auguro che i responsabili di questo sfregio indegno siano subito individuati. Un abbraccio forte a Monica e Romina: non si facciano intimidire dall’ignoranza e dalla violenza di chi pensa che l’omosessualità sia il male dei mali. L’amore è altro e non si ferma di certo di fronte al gesto di uno stolto”.

Dura anche la presa di posizione da parte della sezione cittadina di Potere al Popolo: “Il fatto che nel 2019 ci sia ancora qualcuno in grado di giustificare ed attuare gesti così violenti e così vigliacchi chiarisce, ancora una volta, quanto sia importante non abbassare mai la guardia contro ogni forma di discriminazione culturale, religiosa, e di genere – si legge in una nota di PaP – Crediamo che il clima di ignoranza che avvolge simili atti di frustrazione sia lo stesso che da mesi fomenta odio contro ogni tipo di diversità. La cosa, purtroppo, non ci stupisce affatto. Nel nostro Paese e nella nostra città continuano ad avere grande popolarità associazioni e formazioni politiche che fanno dell’intolleranza, dell’odio e della guerra al diverso la loro prima bandiera. A questi prepotenti sessuofobici diciamo solo una cosa: nonostante le loro risatine, i commenti inopportuni e la patetica violenza vandalica con cui si esprimono, l’amore tra le persone non può essere confinato, né all’interno di strani recinti mentali, né dentro alle sabbie mobili dell’autorepressione. A Monica e Martina va invece il nostro abbraccio ideale. Nessuna paura, nessun passo indietro! Solo chi non ha mai amato può pensare che la sua tristezza sia la condizione ideale per la vita di tutti e tutte”.