Caso di favismo a Civitavecchia, il Sindaco emana un’ordinanza

fave favismoCIVITAVECCHIA – E’ del 24 febbraio l’ordinanza sindacale, su proposta dell’assessorato all’Ambiente, per delimitare le aree da dedicare alla coltivazione di fave. Risultati scientifici ormai consolidati hanno dimostrato che il favismo è determinato da un’alterazione genetica, con il risultato della rottura dei globuli rossi e di conseguente crisi emolitica. I soggetti affetti dal predetto deficit nella variante mediterranea, possono sviluppare crisi emolitica se esposti all’ingestione di legumi denominati fave, ovvero anche alla sola percezione dell’odore delle medesime o all’inalazione del loro polline durante il periodo dell’inflorescenza. Il fenomeno dell’inalazione del predetto polline può facilmente avvenire in prossimità dei campi. Inoltre, a seguito di accertamenti da parte dell’Asl, è stato riscontrato un caso di favismo in città e quindi l’ente sanitario ha consigliato l’emissione di un’ordinanza tesa alla salvaguardia della salute del soggetto interessato. L’intervento preventivo più efficace per evitare lo scatenarsi di crisi emolitiche consiste essenzialmente nella assenza di piantagioni di fave e nell’assenza di punti vendita in prossimità sia delle abitazioni sia degli altri ambiti frequentati dai soggetti per motivi di lavoro o cura o studio o partecipazione al culto. Perciò, nell’ordinanza si dispone il divieto di semina e coltivazione nel raggio di 300 metri dall’area compresa tra i civici 28 e 48 di Via San Gordiano, dall’Istituto Comprensivo Statale Via Toscana 2, plesso di Via Monsignor Papacchini a San Gordiano, dal campo sportivo “Moretti – Della Marta” sito in Via del Casaletto Rosso. Inoltre, si stabilisce a cura dei coltivatori, entro 10 giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza, di spianare, rimuovere e distruggere tutte le coltivazioni di fave presenti nelle zone predette. La vendita e la somministrazione è vietata invece nel raggio di 50 metri dalle zone citate.