Asl: un progetto sperimentale di telemedicina per pazienti affetti da fibrosi cistica

aslCIVITAVECCHIA – I progressi della telematica in campo medico offrono oggi ai pazienti e agli operatori una serie di servizi che hanno modificato il concetto tradizionale di assistenza.
La disponibilità di apparecchiature maneggevoli, facilmente trasportabili e di semplice utilizzo, che consentono di raccogliere e trasmettere differenti dati clinici, ha contribuito, negli ultimi anni, ad un rapido sviluppo della telemedicina.
E la telemedicina, proprio perché permette di seguire i pazienti nel loro domicilio, si inserisce come nuova risorsa nel capitolo della assistenza domiciliare con risultati attesi di risparmio dal punto di vista economico e di riduzione del disagio sociale derivante dalla malattia, in maniera tale da renderla perfettamente aderente alla strategia di integrazione assistenziale tra ospedale e territorio portata avanti negli ultimi anni dalla Asl Roma F.
In particolare la “telehomecare” si è di recente rivelata utile anche nel follow-up delle patologie croniche a carico di vari organi ed apparati.
Dalla settimana scorsa, proprio nel Distretto F2 (Ladispoli, Cerveteri) della Asl Roma F, ha avuto inizio la sperimentazione denominata “progetto Intel” che prevede il monitoraggio 24 ore su 24 delle condizioni complessive di due pazienti affetti da Fibrosi Cistica residenti nel territorio di competenza della Asl, avvalendosi di un protocollo di collaborazione specifico instaurato con gli specialisti dell’Ospedale Pediatrico ‘Bambino Gesù’ di Roma.
Intel può essere considerato un valido strumento di telemonitoraggio per il paziente con contenuti utilizzabili anche dai familiari, grazie alla possibilità di accedere alla sezione video educazionali riguardanti le tecniche di fisioterapia respiratoria e di aerosol terapia.
Il sistema consente inoltre di calendarizzare e ricevere allarmi in merito alla somministrazione dei farmaci (enzimi pancreatici, terapia antibiotica, ecc) e di rispondere a questionari riguardanti necessità respiratorie, nutrizionali e psicologiche.
Il sistema è in grado di interagire con i medici specialisti del ‘Bambin Gesù’ attraverso l’utilizzo di una webcam, come complemento indispensabile ai dati inviati per la diagnostica clinica delle riacutizzazioni.
Il servizio opera tramite la Rete Internet per permettere ai medici del Centro di Riferimento di controllare lo stato del paziente in qualsiasi momento.
La durata prevista di tale fase sperimentale è di 6 mesi, al termine della quale si farà una valutazione “sanitaria” ed una valutazione “economica” per evidenziare il beneficio per il paziente e per il Servizio Sanitario.