CIVITAVECCHIA – Passeggiando per il centro di Civitavecchia il pomeriggio dell’8 dicembre, data ufficiale d’inizio dei preparativi natalizi, si respira un’atmosfera di festa. I bambini corrono per il viale, mentre gli adulti si radunano nei soliti punti di ritrovo- caffetterie e bar che sfornano aperitivi. Molti si soffermano a lungo davanti alle vetrine di abbigliamento o di oggettistica, ma a ben vedere si notano pochi di quei pacchi e buste che la tradizione vorrebbe ad “intasare” le vie durante il primo giorno di acquisti. Ma quanto incide davvero il peso di quest’anno buio sul Natale dei nostri concittadini? “Parecchio!”: è senz’altro la risposta che ci sentiamo ripetere più spesso. “Bisogna risparmiare – ci ripetono in coro alcune signore – per i regali giusto il necessario, quello di cui si ha bisogno. E ai bambini niente giocattoli, meglio i più utili vestiti!” Un Natale all’insegna del necessario e dell’oculatezza insomma, in cui i tradizionali doni da scambiarsi finiscono per occupare un ruolo marginale: “Niente regali quest’anno – ci dice una signora – l’importante è stare tutti insieme”. E se il tono di molti, sebbene con parsimonia, resta allegro, non mancano alcuni voci decisamente più “sensibili” alla crisi che ci circonda: “Per questo Natale diminuiremo le spese drasticamente rispetto all’anno scorso – ci confessa un gruppo di ragazzi sulla trentina – siamo tutti precari: considerata la crisi, e la recente manovra che ci farà tirare la cinghia, meglio rivedere notevolmente le spese”. E se dunque per molti in questo Natale sarà il salvadanaio a gioire, su un punto sembrano essere tutti d’accordo: le festività del 2011 saranno, come sempre, in famiglia. “Cenone e pranzo di Natale come sempre a casa, con tutti i parenti”, è infatti la risposta che riceviamo quasi all’unisono. Cenone preparato in “comunità” e tombola natalizia in coda: le tradizioni insomma, non tramontano mai. Tuttavia, in questo Natale così parsimonioso, viene spontaneo chiedersi che ne sarà del povero vecchio dispensatore di doni, l’intramontabile Santa Claus, alias Babbo Natale. Lui per il momento si aggira per le strade, scampanellando in attesa che i bambini lo raggiungano con le loro richieste di doni da trovare sotto l’albero: e se molti sono impermeabili alla crisi, chiedendo piste per macchine da corsa, videogiochi per l’ultima consolle e i soliti peluche parlanti, qualcuno, più oculatamente, sceglie un funzionalissimo astuccio portaocchiali. “Quello che avevo prima si è rotto”, ci confessa una più che previdente bambina … Alla faccia di chi dice che sotto una certa età non si sa cosa sia il risparmio.
Francesca Montanino