Tarquinia. Università Agraria, opposizione all’attacco: “Dilettanti allo sbargalio”

TARQUINIA – Duro affondo dal Partito Democratico all’indirizzo dell’Università Agraria cittadina. Sotto accusa la seduta di mercoledì 29 marzo che ha affrontato la discussione sul Bilancio di previsione 2023.

Abbiamo chiesto che venisse rinviato il consiglio e la conseguente votazione poiché – riferiscono i consiglieri PD Giuseppe Piferi e Giuseppe Scomparin a nostro avviso non solo i documenti prodotti si rivelavano insufficienti, ma non erano stati neppure depositati entro i tempi e nelle forme previste dall’art.17 del Regolamento sul funzionamento dell’Ente. Tra l’altro, proprio durante questo consiglio venivano costituite le commissioni, tra cui quella al bilancio: ne consegue che sarebbe stato utile, proprio per il ritardo e l’incompletezza della documentazione fornita, un rinvio del consiglio ed un passaggio in commissione, dove il consigliere delegato poteva illustrare nel dettaglio il bilancio. Rileviamo tra l’altro che lo stesso revisore contabile aveva in precedenza segnalato e sollecitato l’Ente già prima della fine dell’esercizio 2022, l’approvazione del bilancio di previsione 2023. La questione è stata trattata con una superficialità imbarazzante, dando origine a non poche frizioni: comprensibile quindi l’imbarazzo che avrà provato il Presidente del Consiglio che, preso alla sprovvista dalle evidenti mancanze, non è più riuscito a gestire il regolare svolgimento della seduta. Ma il meglio deve ancora venire, perché l’apice dell’adunanza viene raggiunto quando la stessa maggioranza si spacca sulla questione delle indennità: storia che meriterebbe un capitolo a sé, perché questa amministrazione – che si è fatta bella in campagna elettorale proprio della rinuncia alle indennità – ha deciso di reintrodurle, mettendole a bilancio, salvo poi (resa evidente la pessima figura fatta) emendare, destinando le stesse ad investimenti, nonostante il consulente contabile – da noi interpellato – abbia ammesso che per ciò sarebbe stata opportuna una verifica preliminare di fattibilità: un disastro”.
“Ed al peggio (tragicomicamente parlando) non c’è mai fine – aggiungono i due consiglieri – perché non solo collezionano una splendida figuraccia, ma tra i consiglieri di maggioranza c’è chi candidamente (forse sarà stato all’oscuro di tutto?) confessa che non avrebbe alcuna intenzione di rinunciare all’indennità, anzi, tutt’altro. Il nostro voto, assieme al resto dell’opposizione, è stato chiaramente contrario. A ben vedere, ma per altre ragioni, ci avrà pensato anche qualcuno in maggioranza… Da ultimo teniamo a far presente al Vice Presidente Sacripanti, che ha tenuto durante la seduta a dirci che ‘se non vi sta bene vi alzate e ve ne andate’ che le opposizioni sono in quell’assise anche e soprattutto per evidenziare ciò che non va bene, e che da chi svolge compiti come il suo ci aspetteremmo il rispetto istituzionale per la carica che riveste. Uscite del genere ci ricordano tanto quelle dell’altra di amministrazione: quella comunale, di cui si dimostrano degna prosecuzione. Per il futuro, invitiamo questa amministrazione a procedere con l’adeguata attenzione alle forme ed alle modalità definite dallo statuto”.

Rincara la dose l’altro consigliere di minoranza, Maurizio Leoncelli (nella foto), che parla di “dilettanti allo sbaraglio”. “Prima la Giunta del presidente Alberto Tosoni inserisce nel bilancio di previsione le indennità di carica, poi la stessa maggioranza le toglie ed emenda il provvedimento spostandolo in un capitolo che non è dato sapere – afferma Leoncelli -. Abbiamo assistito a un nuovo teatrino dell’assurdo, a un pressappochismo preoccupante per un Ente che una volta era un fiore all’occhiello della città. Come opposizione abbiamo espresso parere fermamente contrario al bilancio di previsione, perché privo della documentazione necessaria, come richiede l’articolo 17 del regolamento del consiglio, e perché non si vede traccia di una seria azione di risanamento dell’Università Agraria, indispensabile per garantirne la sopravvivenza in futuro”.