Tarquinia. La Caritas diocesana e la World Medical Aid insieme per le famiglie in difficoltà

TARQUINIA – «Da questa situazione potremo uscire solo insieme, come umanità intera», sono le parole di Papa Francesco che in questo tempo così difficile sono state di conforto a quanti si trovano in difficoltà e un invito a operare insieme per promuovere iniziative di solidarietà.

Per questo la Caritas della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e World Medical Aid onlus odv hanno dato vita per l’Avvento a un progetto di raccolta e distribuzione di alimenti di prima necessità alle famiglie e ai cittadini residenti nella città etrusca, in collaborazione con l’assessorato ai servizi sociali del Comune che ha indicato i nuclei più fragili.

La prima giornata di consegna dei pacchi alimentari si è svolta il 27 novembre, nella nuova sede di World Medical Aid a Tarquinia, al centro commerciale Top 16 (via Aldo Moro snc), e ne seguiranno altre nelle prossime settimane. L’iniziativa è finanziata con i fondi 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana. Ogni pacco contiene pasta, pomodoro, biscotti, olio, zucchero, farina, sale, tonno, latte a lunga conservazione e legumi in scatola.

La Caritas diocesana ha avviato iniziative di solidarietà alimentare – attraverso pacchi e buoni spesa – anche nelle comunità di Civitavecchia e prossimamente lo farà a Montalto di Castro. La modalità operativa è quella di collaborare con le altre realtà del territorio: le parrocchie, le amministrazioni comunali e le organizzazioni di volontariato.

Per Andrea Andreani, il presidente di World Medical Aid, «questa seconda ondata della pandemia sta causando una crisi sociale ed economica ancora più profonda rispetto a quella della scorsa primavera. Sono molti i nuclei famigliari e gli anziani che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Come associazione, abbiamo quindi pensato di fare qualcosa di concreto per la città e presentato questa iniziativa in vista del Natale alla Caritas diocesana, che ha accolto immediatamente la nostra proposta, sostenendola. Ai responsabili di Caritas e al vescovo Gianrico Ruzza, va il nostro più sentito ringraziamento».

«Il bisogno alimentare – spiega il diacono Enzo Ferraccioli, direttore della Caritas diocesana – è solo uno degli aspetti della crisi che stiamo vivendo. Nei centri di ascolto delle parrocchie incontriamo solitudini, paure e senso di smarrimento. Dare un pacco alimentare per noi è come stabilire una prima relazione, un incontro che cerchiamo di approfondire con l’ascolto e la vicinanza, affinché nessuno viva da solo questi momenti drammatici mesi».