Tarquinia. Esondazioni del Mignone, da Forza Civica un richiamo alle istituzioni

TARQUINIA – “Una situazione che non doveva ripetersi, quella dell’esondazione del fiume Mignone e dei fossi affluenti. E stavolta non accetteremo il silenzio delle istituzioni”. A parlare sono gli esponenti di Forza Civica Tarquinia.

“Nell’audizione del 18 Febbraio 2020 con la Commissione regionale dedicata all’agricoltura – affermano in una nota – avevamo chiesto l’apertura di un serio tavolo tecnico, cosa accolta con favore; e infatti una consigliera regionale presente alla Commissione aveva poi proposto la questione alla Giunta Regionale, che il 20/02/2020 aveva approvato l’ordine 663 riguardo il Fiume Mignone e gli interventi da eseguirvi, nonchè l’apertura di un tavolo tecnico. Nelle premesse di tale odg tuttavia il riferimento ai due interventi da eseguire ci sembrava fosse per le aree dove passa il fiume Mignone a valle rispetto alla strada Aurelia. Avevamo scritto anche a fine Luglio per chiedere informazioni di dettaglio in merito a tali aree e nel caso di modificare l’area di interesse, perchè, come illustrato nel report che avevamo messo agli atti il 18 Febbraio, le problematiche secondo noi sono a monte. A questa richiesta nessuna risposta. Oggi abbiamo scritto di nuovo a tutti i politici di competenza, e non smetteremo di farlo come non abbiamo smesso dallo scorso anno ad oggi. Se qualcuno volesse aiutarci a ‘spingere’, indipendentemente da ideologie e colore politico, è il benvenuto: queste cose non hanno bandiera. I fossi Melledra e Rio Asco, unitamente al fiume Mignone, esondando hanno allagato le campagne limitrofe e le case, compromettendo così per l’ennesimo anno la stagione agricola. Difendere le terre significa difendere le persone, il loro lavoro e la loro dignità”.