S. Marinella. Un progetto per l’integrazione dei migranti

SANTA MARINELLA – E’ stato presentato, sul bando del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il progetto MigrArti 2016 Santa Marinella, promosso dal Consigliere comunale Andrea Passerini, in collaborazione con l’Assessore alle Politiche dell’Immigrazione, Marcella Alfè.
Il Progetto prevede un periodo di produzione culturale, che vedrà impegnati i giovani italiani con i giovani immigrati, e una manifestazione pubblica a giugno, della durata di 2 weekend, da svilupparsi attraverso un approccio multidisciplinare nella declinazione dei percorsi artistici, per una full immersion nel mondo della cultura dei Paesi coinvolti.
“L’obiettivo del progetto – dichiara il Consigliere Andrea Passerini – è la conoscenza e l’apprezzamento, da parte dei nativi, della tradizione e della storia delle etnie più importanti fra i flussi immigratori che si sono consolidati sul territorio, per migliorare, attraverso il linguaggio internazionale dell’arte, l’integrazione culturale e l’inclusione sociale. Ogni giornata avrà un focus sul ‘racconto’ del cinema dei tre Paesi/Aree scelti (est dell’Europa, India, Maghreb/Centro Africa), attraverso una tavola rotonda con esperti della ‘settima arte’, e la proiezione di corti, sia del circuito internazionale e sia prodotti dai giovani del territorio. A completare il quadro della proposta culturale, permettendo un pieno coinvolgimento dei visitatori e un più significativo apprezzamento dei percorsi artistici, saranno proposti momenti di prosa, poesia, musica, cucina, e coreografie di danza. L’ultima giornata sarà dedicata all’integrazione dei percorsi culturali proposti nelle precedenti tre giornate tematiche, in un significativo messaggio di interdisciplinarietà e multiculturalità, attraverso un lavoro di produzione artistica sinergico fra i giovani italiani e i giovani immigrati”.
“Abbiamo già sostenuto con fermezza le ragioni della nostra volontà di non accogliere in città nuovi flussi di immigrati – conclude Passerini – ma con altrettanta determinazione, e questo progetto ne è un esempio concreto, dobbiamo stimolare i processi di integrazione degli immigrati che sono già residenti, in particolar modo dei giovani, affinché si possano evitare nel futuro pericolosi fenomeni di emarginazione”.